Revoca della licenza per Spazio Novecento, la discoteca dell’Eur tra i simboli della movida capitolina. Il provvedimento firmato dal Questore di Roma è scaturito dopo i controlli effettuati nel locale nella notte tra il 7 e l’8 dicembre: una notte drammatica. Mentre i poliziotti scandagliavano la discoteca in cerca di irregolarità nelle vicinanze veniva rinvenuto il corpo di un cliente, il 22enne Nicola Sganappa, a quanto pare messo alla porta appena colto da malore proprio per evitare grane.
La discoteca perde la licenza, revocata per ordine del questore dopo la morte di un cliente. C’è pure un precedente
Il controllo quella notte era scattato per rilevare le tante irregolarità segnalate: in sala circa duemila persone a fronte delle 600 consentite, uscite di emergenza ostruite o con approdo in siti scivolosi e non idonei a garantire un esodo massivo, estintori fuori norma, addetti alla sicurezza non in possesso dei titoli abilitativi e della formazione richiesta dalle normative di settore.
Ma poi è emerso altro. Proprio nel corso del controllo gli agenti della Questura hanno solo incidentalmente appreso che un cliente, che si era sentito male nella discoteca era poi deceduto su un marciapiede, e nessuno aveva avvisato gli investigatori sul posto.
Gli accertamenti
Nell’immediatezza dei fatti, il Questore di Roma, data la gravità e la variegata gamma di violazioni, aveva avviato la sospensione della licenza ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico sulle leggi della pubblica sicurezza.
Gli approfondimenti investigativi scattati nelle ore immediatamente successive al decesso del ventenne – come riporta una nota della Questura – tuttavia, hanno tracciato uno scenario ben più “grave”, inducendo il sequestro penale del locale per la violazione – tra gli altri motivi – della normativa antincendio e della normativa sulla sicurezza del lavoro.
Il caso del giovane morto fuori dalla discoteca
Dalla ricostruzione delle dinamiche sfociate nella morte del giovane, infatti, è emerso che quest’ultimo, colto da un malore all’interno del locale, era stato poi trasferito all’esterno da addetti alla sicurezza della discoteca, al verosimile scopo di scongiurare i riflessi negativi sull’attività imprenditoriale.
Un episodio analogo si era verificato nel luglio del 2023, quando un altro cliente – il 29enne Antonio Gorga, l’infermiere di Caggiano, in provincia di Salerno – in seguito ad un malore, aveva perso la vita per l’abuso di droghe e alcol. In questo caso era scattata la sospensione della licenza.
Oggi, la discoteca, su disposizione della competente Autorità giudiziaria, è stata dissequestrata.
I molteplici profili di illegalità emersi all’esito dei controlli amministrativi, aggravati dal decesso del giovane, hanno tuttavia determinato l’adozione da parte del Questore di Roma del provvedimento di revoca della licenza, che mattina di oggi – 27 dicembre, a venti giorni dai fatti, è stato notificato ai rappresentanti legali della società.