Blitz a Piazza San Pietro. Una giovane attivista di Femen, una ucraina di 28 anni, ha tentato di rubare la statua del Bambinello dal presepe del Vaticano, in piazza. E’ successo nella mattinata di oggi – 27 dicembre – così come era successo nel Natale 2017.
Attivista di Femen protesta contro la guerra in Ucraina: “Salvate i bambini”
La donna, con il corpo dipinto con slogan contro la guerra in Ucraina e il presidente russo Putin, ha scavalcato le barriere e si è diretta verso la capanna della Natività.
Sul corpo, buttato via il giaccone, sono apparse due scritte “Where is my child” e, sulla schiena, “Putin is a world criminal“.
L’obiettivo era chiaro: portare all’attenzione dell’opinione pubblica la drammatica situazione dei bambini ucraini, secondo il movimento Femen circa 700mila, rapiti o deportati con la forza nei territori occupati dalla Russia.
La protesta, però, è stata subito sedata dagli agenti dell’ispettorato vaticano, che hanno bloccato la donna prima che potesse raggiungere la statua del Bambinello.
L’attivista è stata arrestata e condotta in caserma con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Nelle prossime ore il pm deciderà se contestare anche i reati di tentato furto e atti osceni in luogo pubblico.
Il precedente
Non è la prima volta che Femen sceglie il presepe di San Pietro come palcoscenico per le proprie manifestazioni. Nel 2017 un’altra attivista aveva tentato lo stesso gesto, ma con motivazioni diverse, legate alla critica al patriarcato. In entrambi i casi, le proteste hanno suscitato forti reazioni e dibattiti sulla liceità di simili azioni.
La scelta di colpire un simbolo religioso come il presepe, non è casuale. Le Femen intendono provocare, scuotere le coscienze e denunciare situazioni di ingiustizia. Tuttavia, le loro azioni spesso finiscono per offuscare il messaggio che vogliono lanciare, suscitando più indignazione che solidarietà.
Le attiviste di Femen
Femen è un movimento femminista di protesta ucraino fondato a Kiev nel 2008 da Oksana Šačko, Hanna Hucol e Inna Ševčenk. Il movimento è divenuto famoso, su scala internazionale, per la pratica di manifestare mostrando i seni contro il turismo sessuale, il sessismo e altre discriminazioni sociali ma anche contro la guerra.