Ostia saluta una pizzeria storica. Sabato 21 dicembre chiuderà i battenti “Il Tempio”, dopo 64 anni di onorata carriera. Qui sono passati tantissimi residenti, turisti, pendolari della Roma-Lido, studenti. E anche tanti vip, che l’avevano scelta ieri come oggi per gustare la famosa pizza “scrocchiarella”.
Dalla famosa scrocchiarella ai tanti volti noti che sono passati nella pizzeria di Ostia: 64 anni indimenticabili per i proprietari che ora hanno deciso di chiudere
La pizzeria “Il Tempio” ha aperto nel 1960. Oggi Stefano Millozzi, 76 anni, la gestisce con le figlie Stefania, Simona e Silvana. Sabato saluteranno definitivamente i loro clienti e tantissimi amici che sono passati di qua.
“Arriva il momento in cui accusi la stanchezza e devi staccare – spiega Stefano – E’ un lavoro impegnativo e dopo 64 anni abbiamo deciso di chiudere. Ci dedicheremo alle nostre famiglie. Siamo molto dispiaciuti, il senso di vuoto sarà enorme. Abbiamo tantissimi clienti che sono diventati nostri amici. Questa settimana sarà durissima”.
La pizzeria è famosa per la sua pizza scrocchiarella. Per quella rossa, con i funghi, con la mozzarella. Qui sono passati anche tanti volti noti.
Tra i frequentatori troviamo alcuni giocatori della Roma anche del passato, come Aldair, oppure il portiere del Bologna Lukasz Skorupski. E poi gli attori Paola Gassman e Simone Montedoro,per citarne alcuni.
Ma qui sono passati anche Pier Paolo Pasolini e i fratelli Franco e Sergio Citti. “Quando Pasolini veniva al mare- ricorda Stefano Millozzi – avevamo i tavolini all’esterno. Prendevano le tielle e si mettevano fuori a mangiare. La pizzeria era nata dall’intuizione di Antonio Papagni e di mio padre Bruno, che faceva il fornaio”.
Negli ultimi tempi la pizzeria era finita nel mirino di ladri. “Purtroppo – prosegue il proprietario de “Il Tempio” – è aumentato anche il degrado. Le mie figlie sono costrette spesso a raccogliere le bottiglie all’esterno”.
Sabato chiuderà ma c’è anche una bella consapevolezza. Dalle costole della pizzeria di Ostia ne sono nate altre, tra cui una a Fiumicino in via Torre Clementina, fondate da persone che vi hanno lavorato e che stanno mantenendo in qualche modo un filo rosso con questa attività.
Le mura, tra l’altro, restano degli attuali proprietari per cui non sono esclusi eventuali ritorni a sorpresa in futuro.
