A Roma i Giudici di pace nella paralisi: “Sono appena un quarto di quelli previsti”

Manifestazione per rivendicare il diritto ad avere giustizia in tempi ragionevoli. Avvocati romani: "Chiediamo l'immediata copertura dell'organico dei giudici"

Foto di archivio giudice

Una manifestazione di protesta, per rivendicare il diritto dei cittadini ad avere giustizia in tempi ragionevoli, nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone e delle collettivitĂ , è stata indetta domani mattina alle 9.30, in piazza Cavour. A promuoverla gli Avvocati romani, che in queste ore hanno illustrato i numeri catastrofici del settore, a partire dai Giudici di pace, che stando all’ultimo rilevamento, sono appena un quarto di quelli previsti.

Manifestazione per rivendicare il diritto ad avere giustizia in tempi ragionevoli. Avvocati romani: “Chiediamo l’immediata copertura dell’organico dei giudici”

A Roma, sono 56 i Giudici di pace in servizio, di cui 41 per il settore civile e la restante parte impegnata nel penale. Un numero insufficiente e imbarazzante, pensando invece che, a fronte di una mole di lavoro enorme,  questi magistrati onorari a titolo temporaneo che hanno competenza in materia civile, amministrativa e penale per fatti lievi e di semplice valutazione, dovrebbero essere per legge 210.

I dati sconfortanti e illuminanti per certi versi, sulla situazione complessiva della macchina della giustizia, sono emersi nell’ultimo report degli Avvocati romani, che proprio domani, sulla base di tali argomentazioni, hanno indetto alle 9.30 in piazza Cavour, una grande manifestazione di protesta che, come spiegano:

“Vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e rivendicare il diritto dei cittadini ad avere giustizia in tempi ragionevoli, come previsto dalla nostra Costituzione”.

E’ stato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Paolo Nesta, a precisare gli intenti della protesta, che non rappresenta come sottolinea, una rivendicazione di categoria:

“Intendiamo denunciare pubblicamente la denegata giustizia. Una situazione che si riscontra in tutto il territorio nazionale ma che nella Capitale, assume contorni che definiremmo grotteschi, se non fossero tanto drammatici.

Sulla situazione romana poi, i dati che parlano da soli riguardano ricorsi e cause: 33mila per decreto ingiuntivo i primi, e 29mila le seconde, tra cause ordinarie e opposizioni a sanzioni amministrative:

In pratica – proseguono -, per ogni giudice di pace civile, ci sono oltre 800 decreti ingiuntivi, e per tutti, 517 cause a testa ogni anno. Inevitabile che questa situazione si traduca in tempi lunghissimi per ottenere giustizia“.

Avvocati Romani: “Le soluzioni immediate esisterebbero senza costi per l’erario”

Noi nelle numerose interlocuzioni al Ministero, abbiamo proposto dagli interventi concreti che peraltro non avrebbero nemmeno costi per l’erario – dichiara Nesta -, nel senso che, ci sarebbe stata al nostro avviso, la possibilitĂ  di destinare ai giudici di pace i vincitori del concorso che sono stati assegnati per un biennio all’ufficio per il processo, come prevede l’articolo 10 della normativa vigente. Una proposta sensata che il Ministero sembrava aver recepito, ma che il Consiglio Superiore della Magistratura ha respinto“.

Nasce da qui la decisione di scendere in piazza: “Chiediamo ora con forza, l’immediata copertura dell’organico dei giudici, del personale amministrativo e di rendere efficienti i sistemi informatici, perchĂ©, come se non bastasse, neanche questi attualmente sono idonei a svolgere adeguatamente la loro funzione” – conclude il Presidente del COA Roma.