Via del Mare e via Ostiense non rischiano di sprofondare all’altezza del ponte che si diceva pericolante. Adesso ci sono i tecnici a certificarlo. Per cui si va verso la riapertura al traffico entro il prossimo weekend. Non c’è bisogno di fare lavori di consolidamento (per ora) ma sono bastate le indagini e rilievi di carattere tecnico a decretare questa sicurezza.
In arrivo la riapertura dei tratti di via del Mare e di via Ostiense chiusi il 31 ottobre: i tecnici della Città Metropolitana di Roma Capitale hanno accertato lo stato di salute del ponte
Insomma un dietro front tanto gradito quanto era stato irritante il blocco precauzionale della circolazione. Dopo una decina di giorni di martirio, agli automobilisti viene oggi comunicato che le “indagini e i rilievi sul ponte di scavalco del Fosso Colatore al chilometro 13.300 – si legge in una nota della consigliera delegata alla Viabilità, Mobilità e Infrastrutture della Città Metropolitana, Manuela Chioccia – consentiranno la riapertura del traffico, in entrambi i sensi di marcia probabilmente già entro il prossimo fine settimana, per mezzi inferiori alle 3,5 tonnellate di peso“.
Tutto tornerà insomma alla normalità come prima delle chiusure. Saranno rimossi anche i divieti e le limitazioni imposte per per effettuare le verifiche in sicurezza, mentre rimarranno invariati i percorsi alternativi di Atac. Ciò significa che il bus sostitutivo della Roma-Lido e quello notturno Roma-Ostia non effettueranno le fermate Vitinia e Casal Bernocchi.
A stabilire giocoforza le chiusure era stato il rischio crollo del ponticello collocato sopra un corso d’acqua, affluente del Tevere, che stando alle prime ipotesi sarebbe stato l’antico ponte romano, sul quale poggiano entrambe le arterie. A tambur battente l’amministrazione capitolina aveva provveduto a realizzare una bretella che consentisse di liberare l’abitato di Acilia dagli sbarramenti che avevano trasformato parte della via del Mare in una strada a senso unico in direzione del litorale. La bretella entrata in funzione la scorsa domenica 3 novembre.
Nonostante ciò gli intasamenti sulle due strade interessate continuavano, a dispetto del by pass realizzato nei pressi delle rampe di accesso al Grande Raccordo Anulare, a riversare sulla Cristoforo Colombo decine e decine di veicoli.
L’apertura del varco ha, infatti, in buona sostanza spostato più a valle lo sbarramento inizialmente collocato nei pressi di Acilia e questo mentre emergevano dal passato le immagini del ponte Bailey costruito dal Genio militare nel 1997 per far scorrere il traffico nello stesso punto interessato dai nuovi problemi di stabilità.
In tutta la vicenda non è mancato un tocco di suspence scaturito dal sospetto che il presunto indebolimento della struttura dipendesse dal fatto che, nei giorni precedenti all’emergere dei problemi infrastrutturali, a poche decine di metri di distanza dal ponte erano stati svolti saggi e altri interventi propedeutici alla realizzazione di una stazione della ferrovia Roma-Lido. Quelle operazioni, ci si è chiesto, possono aver influenzato la solidità dell’infrastruttura che ha creato tanto disagio ai pendolari del litorale romano?
“Voglio ringraziare il Sindaco Roberto Gualtieri, che ha lavorato da subito per trovare soluzioni rapide insieme al Dipartimento Viabilità e ad Anas, con un’ottima sinergia istituzionale. Grazie anche alla Polizia Locale di Roma Capitale che, con il supporto della Polizia Metropolitana, ha predisposto un ulteriore potenziamento dei servizi di viabilità per limitare i disagi alla circolazione veicolare” conclude la consigliere
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