Cosa pensano i romani della qualità della vita nella Capitale? in un meeting aperto al pubblico i risultati dell’indagine sui servizi pubblici
L’efficacia dei servizi pubblici romani è uno degli argomenti oggetto di interrogativi e dibattiti praticamente constanti sui social, ma che quasi sempre non hanno un interlocutore capace di dare risposte precise.
Un esigenza più che mai sentita allo stato attuale, e troppo spesso senza la possibilità di dire la propria, tra cantieri e disservizi che danno la netta sensazione di una città palesemente in ritardo sulla tabella di marcia, alle soglie del Giubileo 2025.
L’occasione per farlo sarà invece data nel corso della XVII Indagine sulla Qualità della Vita e dei Servizi Pubblici Locali a Roma, con un dibattito aperto su questi temi, a margine della presentazione dei risultati dell’ACOS, che si svolgerà nella Sala Plenaria Marco Biagi, dello CNEL in Via Davide Lubin 2, il prossimo lunedì 11 novembre.
L’evento rappresenta un momento fondamentale per comprendere lo stato dei servizi pubblici della capitale, un punto da cui partire con un piano di miglioramento dei servizi erogati ai cittadini sul fronte dei trasporti, della sicurezza e dei servizi sociali, sulla base delle risposte elaborate dall’agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali, di oltre 5mila romani residenti nei 15 municipi della Capitale.
I risultati del 2023, tra servizi culturali, acqua potabile, farmacie, pulizia delle trade e trasporti pubblici
Se nel 2023 però, i servizi culturali, espressi da musei, parchi e grandi eventi, il servizio dell’acqua potabile e le farmacie comunali, se la sono cavata con un punteggio mediamente superiore alla sufficienza, le aspettative sull’anno appena trascorso, con pesanti criticità idriche che hanno lasciato a lungo senz’acqua diversi quadranti cittadini, sono meno positive.
Stesso dicasi sul fronte della manutenzione stradale e la pulizia con il servizio Ama che più che mai quest’anno, potrebbe far emergere il malcontento soprattutto sulla gestione cimiteriale. Da mettere in conto poi la profonda insoddisfazione che i romani non nascondono da mesi sui servizi di trasporto pubblico.