Matteo Bassetti: "Il virus Nipah fa paura. Non esistono farmaci né vaccini per questo tipo di infezione"
Gli occhi della sanità internazionale, in queste ore sono tutti per il virus Nipah, l’agente virale emergente e piuttosto contagioso, capace di provocare un’infezione anche letale.
E’ stato proprio un nuovo decesso per malattia da Nipah, registrato in una regione dell’India, a suscitare preoccupazione nella comunità scientifica per il rischio di una diffusione fuori dai confini dello stato indiano.
Tra i virus dei quali preoccuparsi, torna sullo scenario delle malattie di rapida diffusione quella scatenata dal Nipah, il virus considerato raro ma mortale, che è tornato da un passato relativamente recente, con alcuni nuovi casi di decesso, dopo che nel 1999, venne scoperto per un’epidemia che si diffuse tra centinaia di allevatori di suini, provocando la morte di almeno cento persone.
Il grave fenomeno sanitario avvenne in Malesia, ma a distanza di 25 anni è tornato a colpire in una forma ancora contenuta, la regione del Kerala, uno Stato dell’India meridionale dove in queste ore è stato registrato un nuovo decesso collegato ad un’infezione da virus Nipah.
E’ stato il Ministero della Salute a fornire proprio in queste ore una spiegazione su come la malattia circola e si trasmette all’uomo. L’infezione è una zoonosi, e cioè una malattia infettiva degli animali trasmissibile all’uomo, che normalmente circola nei pipistrelli ma che si trasmette all’uomo attraverso animali infetti come gli stessi pipistrelli, o i maiali, come nel caso dell’epidemia del 1999; o addirittura attraverso degli alimenti contaminati con saliva, urina ed escrementi di animali infetti.
La malattia provocata dal virus Nipah, si presenta inizialmente come una febbre comune, con tosse e mal di testa, ma in fase di peggioramento può causare complicanze gravissime come l’encefalite e il coma.
Intanto, per la morte recente di un giovane di appena 24 anni, in India sarebbero già stati riattivati i protocolli di contenimento per evitarne la diffusione oltre i confini nazionali.
Sul caso di decesso sulla contagiosità del virus Nipah si è poi espresso in queste ore, anche il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti che attraverso i suoi canali social ha dichiarato:
“E’ un virus che in pochi giorni ha causato un altro decesso, tanto che nella regione indiana è già scattato l’obbligo di mettere le mascherine. Una decisione presa – spiega Bassetti -, perché l’agente virale può trasmettersi anche tra uomini. Ha alcune similarità con il Covid, incluso il fatto che arriva dai pipistrelli, che infettano i maiali, in un cerchio che prosegue arrivando agli uomini. Va sottolineato – prosegue l’infettivologo -, che il quadro clinico di un soggetto malato con un infezione da virus Nipah, è molto impegnativo, e passa da una febbre a colpire il sistema nervoso centrale, a diventare encefalite e polmonite, con recidive e tasso di mortalità elevatissima per oltre il 40% dei casi” – conclude.