Ostia, fischia al bagnante per vietargli un tuffo pericoloso: bagnino minacciato di morte

Fermato il 28enne che stava tentando un tuffo pericoloso dal Pontiletto della Venere. Il bagnino minacciato: "L'acqua in quel punto è alta appena un metro"

Immagine non collegata ai fatti

Stava per tuffarsi dal Pontiletto dell’ex Cayenne ora Spiaggia Gialla, il ragazzo egiziano di 28 anni bloccato dal fischio del bagnino, per vietargli di compiere quel gesto imprudente con il quale poteva rischiare serie conseguenze.

Un intervento nel pieno diritto dell’assistente bagnanti, che il giovane invece non ha gradito, tanto da raggiungere l’operante in servizio e minacciarlo di morte.

Fermato il 28enne che stava tentando un tuffo pericoloso dal Pontiletto della Venere. Il bagnino minacciato: “L’acqua in quel punto è alta appena un metro”

Ha dovuto chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine di Ostia Manuel, il bagnino che si trovava in servizio oggi pomeriggio sulla spiaggia libera di Ponente, quando all’altezza dell’ex Cayenne sul Lungomare Paolo Toscanelli ha spiaggi gialla notato un ragazzo che stava per buttarsi dal famoso Pontiletto della Venere.

Un’imprudenza che poteva fargli rompere l’osso del collo, e che l’assistente bagnanti 26enne, con una grande esperienza nonostante la sua giovane età, ha immediatamente bloccato con l’ausilio del fischietto per attirare l’attenzione del giovane.

L’effetto è stato quello voluto e cioè di fermarlo, mentre assolutamente inaspettata è stata la reazione del ragazzo, che invece di accogliere il suggerimento e ringraziarlo, ha raggiunto l’operante, facendogli capire anche a gesti che se solo avesse tentato di riprenderlo ancora, gliel’avrebbe fatta pagare cara.

In soccorso del bagnino sono intervenuti i poliziotti del X Distretto Lido, richiamati anche dalla segnalazione di alcuni bagnanti timorosi di un seguito violento. Raggiunto l’arenile gli agenti hanno intercettato il 28enne e lo hanno fermato per l’identificazione.

Oltre al collega del 26enne, verranno sentiti altri testimoni che erano sulla spiaggia piena di persone quando l’assistente bagnanti è stato minacciato:

Ora che le spiagge sono vigilate dal servizio di salvamento – ha dichiarato una donna -, ci vorrebbe qualcuno che vigila sulla loro incolumità. Tra bande, senza fissa dimora e brutti soggetti che importunano le ragazzine, quello che spesso i bagnini si vedono costretti a fare, è molto di più delle loro competenze”.

Il bagnino ha 90 giorni di tempo per denunciare ma non lo farà, spera solo che la cosa non si ripeta, mentre sull’accaduto ha tenuto sottolineare quanto sia pericoloso quel tratto di mare:

“Lo dico a chiunque, ma per l’ennesima volta con l’occasione di questa vicenda, ribadisco che l’acqua sotto alla struttura da cui si stava buttando il ragazzo è alta appena un metro. Farsi male non è un rischio è una certezza sulla quale noi possiamo intervenire relativamente dopo” – ha concluso Manuel.