Roma, verde in abbandono: tre crolli di alberi in poche ore dal centro al Lido

Alberi killer per la moria del verde pubblico: i crolli nella Capitale che combatte contro i roghi delle sterpaglie

nella foto gli episodi a Villa Lazzaroni e Ostia - foto social free

Il verde della Capitale soprannominato “giallo di Roma”, torna come tutte le estati a gridare lo stato di abbandono in cui versano strade e parchi. Nelle ultime ore, solo un miracolo ha voluto che nessuno restasse ferito per crollo di un pino all’interno di Villa Lazzaroni.

Stessa sorte è toccata ad un’albero al Lido di Ostia, precipitato su un parcheggio, mentre a Via di Santa Maria di Galeria, alberi caduti sulla carreggiata stanno mettendo in pericolo gli automobilisti.

Alberi killer per la moria del verde pubblico: i crolli nella Capitale che combatte contro i roghi delle sterpaglie

La denuncia di cittadini e Comitati di quartiere, dopo l’intervento della Polizia Locale di ieri a Villa Lazzaroni, dove un pino si è spezzato all’improvviso trasformandosi in un albero killer, è diventata un appello corale e arrabbiato, agli enti competenti, per riprendere con urgenza la cura del verde nella Capitale, dove si combatte contro una stagione incendiaria tra le più devastanti degli ultimi anni.

Dobbiamo forse ringraziare il caldo, se nessuno ieri pomeriggio si trovava in prossimità del punto dov’è avvenuto quel “crack” e la caduta libera del tronco, precipitato da un’altezza di circa dieci metri che non avrebbe lasciato nemmeno il tempo per fuggire, in quella zona del parco dove si svolgono gli eventi estivi.

“E’ una Villa splendida che non solo circonda alcuni edifici di un certo pregio architettonico, tra cui quello che, fino a qualche anno fa, era la sede del Municipio ma anche degli alberi di grande valore botanico – scrive Porta degli acquedotti sui social -. Un’oasi di verde di pregio al centro della città dove ieri si è sfiorata una tragedia per il crollo di un pino, e che presenta spazi di degrado ampi e ormai stabili da anni. Il cancello di accesso su via Fortifiocca crollato e chiuso da anni, il parcheggio è degradato, i bagni pubblici non funzionano, a c’è un pericoloso edificio andato a fuoco qualche anno fa, fontane non funzionanti, e l’edificio che un tempo ospitava un bar, chiuso da decenni, ma soprattutto l’incuria degli alberi che ieri ha dato questo risultato”.

Dal Comitato di Quartiere Don Bosco, l’invito più volte sottolineato a trovare un modo risolutivo per risanare questo patrimonio verde:

“A noi sembra che, per questo luogo, più che i soldi, mancano le idee e intanto si può domandare perché per la Villa non si sia pensato ad un progetto di “risanamento” organico inserito nel PNNR. E poi al perché non si pensa ad un organismo di gestione dotato di autonomia in grado di mettere a reddito gli spazi (dal parcheggio al bar, ecc), da finalizzare alla gestione della Villa”.

Intanto a poche ore dal crollo di quell’alberatura, in un altro episodio a Ostia che poteva finire nel peggiore dei modi, un tronco d’albero è precipitato su un’automobile parcheggiata su Via Lucio Lepidio, e dove solo all’inizio dell’estate, un crollo su tutta la carreggiata, era avvenuto come un avvertimento.

Altri crolli alla spicciolata si stanno registrando poi in queste ore, come quelli delle alberature finite su Via di Santa Maria di Galeria, e segnalate da questa mattina con un avviso di pericolo per gli automobilisti del quadrante.

Un segnale preoccupante del fatto che il verde cittadino è arrivato al limite per l’incuria perdurata troppo a lungo, con i primi crolli che potrebbero diventare una sequela già vista di episodi pericolosi per la tutela pubblica.

Su questa “sconosciuta” manutenzione del verde romano, che sembra sempre più un dovere d’ufficio mancato che un investimento, conclude in modo ironico e amaro sui social Porta degliacquedotti: “Tanto per dire, a Marrakech i Giardini Majorelle, di dimensioni paragonabili a quelle di Villa Lazzaroni, grazie agli spazi curati in ogni dettaglio e al piccolo Museo, accolgono migliaia di visitatori ogni giorno” -. Un’utopia.