Roma, litiga con la madre e la moglie ed esplode la violenza che le manda in ospedale

Di nuovo due donne vittime di maltrattamenti: salvate dalle chiamata al 112 nella Capitale, dov'è allarme violenza

Immagine sulla violenza alle donne non collegata ai fatti

Di nuovo due donne vittime di violenza, sono state soccorse a Roma. Dopo i terribili episodi di omicidio che hanno sconvolto le comunità di Fonte Nuova e Castelnuovo di Porto, stavolta l’allarme al NUE 112 è partito dai vicini di due residenti di Tor Vergata, salvate dai Carabinieri prima che avvenisse il peggio.

Bloccato l’uomo che in stato di alterazione psicofisica, si era già scagliato contro di loro, rispettivamente madre e moglie dell’aggressore.

Di nuovo due donne vittime di maltrattamenti: salvate dalle chiamata al 112 nella Capitale, dov’è allarme violenza

Stavano vivendo un incubo fatto di botte e minacce, due donne sotto scacco, di quello che per la 62enne era il marito, e per la 71enne il figlio, e che diventava un pericolo per se stesso e gli altri, con l’assunzione di sostanze alcoliche.

Nella loro vita, ormai all’insegna della paura che una reazione di troppo lo mandasse in escandescenza, avevano già subito le conseguenze di numerosi episodi di violenza fisica e verbale da parte dell’uomo. Con l’ennesima esplosione di rabbia la scorsa sera, qualcuno ha sentito le grida e allertato il NUE 112.

Immediati i soccorsi dei Carabinieri della Stazione di Tor Vergata che entrati nell’abitazione hanno trovato l’uomo ubriaco che stava aggredendo madre e compagna e lo hanno arrestato.

Le due vittime sono state trasportate al Policlinico Tor Vergata, per poi raccontare, una volta riprese le forze, che l’arrestato al culmine di una lite scaturita per futili motivi, si era scagliato contro di loro e che nonostante le ripetute violenze non avevano mai avuto il coraggio di denunciarlo.

L’uomo 48nne finito in manette, dovrà ora rispondere dei gravi indizi di reato di maltrattamenti nei confronti della moglie e della madre. Dopo la chiusura nel Carcere di Regina Coeli, gli è stata applicata la misura del divieto di avvicinamento.

Per lo stato del procedimento l’indagato deve essere ritenuto innocente fino ad accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.