Dopo il maxi rogo che oggi ha mandato in cenere un autodemolitore nel quadrante est della Capitale, una nuova emergenza incendi è scattata ancora nel tardo pomeriggio di oggi.
Il denso fumo stavolta si è sollevato sulla Circonvallazione Orientale, per il rogo di un’altra attività commerciale, forse nell’ombra delle ritorsioni criminali e degli incendi dolosi.
Distrutto dalle fiamme un enorme capannone di indumenti intimi: sul rogo l’ombra degli incendi dolosi
Nella Capitale ormai stanca di proteggersi e fuggire dall’effetto insano dei righi tossici quando non deve proprio evacuare per tenersi a distanza dalle fiamme, un altro incendio poco meno di due ore fa è divampato all’interno di un’altra attività commerciale.
Ad andare a fuoco un grande capannone, che era stato adibito a deposito di abbigliamento intimo.
Un fuoco maledetto che è esploso subito in una fiammata devastante, potenziata proprio da tutto quel materiale tessile altamente infiammabile, che si è come sciolto all’interno del magazzino, diventato un forno dall’effetto moltiplicatore dell’alta temperatura.
L’emergenza fuoco è scattata alle 18,00 di oggi nell’ingrosso di abbigliamento intimo al numero civico 4650 della Circonvallazione Orientale, dove la Sala Operativa ha inviato le squadre dei Vigili del Fuoco, e la Protezione Civile oltre ai Carabinieri della Stazione Roma Appia e della Compagnia Roma Casilina.
Sono stati proprio i militari a supportare le operazioni di evacuazione delle abitazioni a ridosso del rogo, in pericolo per le fiamme cresciute fino a raggiungere il retro del capannone.
A causa del vento che spinge le fiamme verso le case, sono ancora in corso le operazioni di spegnimento per tenere a bada il fuoco, e lontano dalle abitazioni. Dopo la bonifica del luogo colpito dall’incendio, saranno avviati accertamenti sulle cause del brutto ed ennesimo rogo della giornata da parte dei Carabinieri.
Al momento intanto, nessuna persona risulterebbe ferita o intossicata. Contenuto anche il fumo che fortunatamente non ha raggiunto la strada, richiedendo la chiusura al traffico.
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