E’ apparso all’improvviso saettando sulla battigia e seminando curiosità mista a panico quando i bagnanti hanno capito di avere a che fare non con una murena, ma di un serpente di notevoli dimensioni.
Il serpente completamente diverso da una murena di acqua salata ha destato la curiosità e la paura dei bagnanti
Poi, mentre il rettile riprendeva di nuovo il largo, si sono accavallati gli interrogativi sulla specie di appartenenza e, soprattutto, il timore che potesse trattarsi di un esemplare velenoso da cui tenersi rigorosamente alla larga laddove fosse riapparso.
Ma per gli esperti quel serpente non nascondeva alcun mistero. Si trattava, infatti, di una Natrix helvetica, un colubride altrimenti conosciuto con il nome di “Natrice dal collare” sebbene si tratti di una specie affine e al tempo stesso del tutto differente. Un esemplare che predilige le zone umide e acquitrinose e, per questa ragione, è stato ribattezzato anche biscia d’acqua.
A immergersi sono, solitamente, i rettili più giovani, mentre quelli più anziani di solito si allontanano dagli stagni e vivono all’interno dei boschi anche se è possibile trovarli nelle zone agricole e in alcuni casi anche nelle periferie urbane.
E’probabile che la Natrice di Santa Marinella si sia erroneamente spinta in mare seguendo da uno stagno qualche canale che dall’entroterra sfocia sulla costa.
Il richiamo geografico contenuto nel suo nome scientifico deriva dal fatto che la Natrix helvetica, oltre a essere presente nel nostro Paese, in Francia e Germania occidentale si è insediata stabilmente anche in Svizzera.
Si tratta di una specie non velenosa appartenente alla famiglia delle Natricidae che raggiunge il metro di lunghezza e si ciba di altri animali acquatici o di piccoli anfibi come le rane, i rospi e i tritoni.
Le prede vengono inghiotte e consumate vive senza che vi sia un contestuale intervento per sopprimerle attraverso la loro costrizione mediante la contrazione delle spire.
Uno dei motivi per cui la biscia vista in spiaggia a Santa Marinella abbia perso il suo orientamento potrebbe essere collegato al fatto che, dopo la riproduzione estiva, questi serpenti tendono ad ampliare di molto il raggio delle loro battute di caccia spostandosi, in virtù di una notevole abilità natatoria, anche di alcune centinaia di metri in un solo giorno.
Il procacciamento di animali di dimensioni, anche molto più grandi di loro, risponde al fatto che, per la Natrix helvetica, è sufficiente catturare anche soltanto due o tre prede di taglia significativa per assicurarsi il fabbisogno alimentare di un’intera stagione.
La sua colorazione è prevalentemente grigia e questa caratteristica cromatica, oltre a una diversa sequenza del genoma, la differenza dalla “Natrice dal collare giallo” cui è stata equiparata dagli studiosi sino al 2017 e che gode di speciali tutele in Gran Bretagna, così come previsto dalle guarentigie contenute in un apposito provvedimento legislativo: il Wildlife and Countryside Act.