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Tor Paterno, un tesoro al largo di Ostia: lo spettacolo della Natura tra delfini e tartarughe (VIDEO)

Nel video della Regione Lazio si fa il punto sulle presenze nell'area protetta delle secche di Tor Paterno

Le secche di Tor Paterno, un tesoro incredibile e tutto da ammirare al largo della costa tra Ostia e Torvaianica. Meta di escursioni in barca rappresentano un patrimonio inestimabile, in cui gli abitanti del mare sono assoluti protagonisti dello spettacolo della Natura.

Nel video della Regione Lazio si fa il punto sulle presenze nell’area protetta delle secche di Tor Paterno

Quali sono gli abitanti del mare sui fondali delle secche di Tor Paterno? Quali animano il pelo dell’acqua e sono visibili durante le escursioni? Ogni giorno questo luogo, a circa 5 miglia dalla costa, suscita emozioni infinite tra i sub e tra coloro che partecipano alle gite in barca.

Un ambiente unico nel suo genere, una perla per questa parte di territorio e per il Lazio. Qui vivono tantissime specie, tra nuove e “vecchie”. I delfini rappresentano la specie più comune da vedere e scatenano l’entusiasmo di chi raggiunge questo tratto di mare in barca. Danzano attorno alle imbarcazioni, viaggiano sull’acqua e saltano dando vita ad incredibili danze.

Foto: RomaNatura

Poi ci sono le cernie e le aquile di mare, parenti delle mante. In passato erano rarissime da vedere ma ora hanno ripopolato la zona. Notevole la presenza delle tartarughe marine, una specie in completa espansione, anche grazie ad un progetto che prevede il salvataggio dei tanti nidi che vengono trovati in luoghi per loro a rischio e che necessitano di essere messi in sicurezza.

Nel mese di giugno alcun controlli sulla spiaggia di Ardea avevano portato alla conclusione che la deposizione di uova all’interno di un nido troppo vicino alla riva su un tratto di costa soggetto a mareggiate rappresentava un grave rischio.

Si era quindi proceduto con lo spostamento del nido in luogo più sicuro, nell’area della Tenuta presidenziale di Castelporziano dove in passato c’era stata la schiusa di centinaia di uova dopo il “trasloco” da altre zone (per dettagli leggi qui).

E’ solo un esempio di tantissimi altri per testimoniare un lavoro certosino, che ha portato alla salvaguardia della specie che ora sta animando i fondali al largo della costa.