Omicidio Cerciello, Hjorth chiede gli arresti domiciliari a Fregene

Hjorth, il ragazzo che era stato bendato in caserma dopo l'omicidio di Cerciello, chiede di trasferirsi dal carcere alla casa della nonna. Arresti domiciliari a Fregene

La foto dell'americano dopo il fermo dell'omicidio Cerciello
L'americano fotografato dopo il bendaggio

Gabriel Christian Natale Hjorth chiede di lasciare il carcere per scontare i domiciliari a casa della nonna, in una villetta di Fregene. È il primo risultato del ribaltamento delle condanne nei confronti dei due americani che, il 26 luglio 2019 a Roma, uccisero con 11 coltellate sferrate in 20 secondi il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.

Hjorth, il ragazzo che era stato bendato in caserma dopo l’omicidio di Cerciello, chiede di trasferirsi dal carcere alla casa della nonna. Arresti domiciliari a Fregene

L’appello bis ha appena sforbiciato di dieci anni la pena nei confronti di Natale Hjorth e di Finnegan Lee Elder condannati così a 11 anni 4 mesi e 14 anni e 2 mesi, mentre la precedente sentenza di appello aveva previsto rispettivamente 22 e 24 anni. Con una pena così ridotta l’imputato tenta la carta di una misura cautelare meno restrittiva, dal carcere a Fregene.

A pesare sul verdetto – di cui per ora non si conoscono le motivazioni – un particolare per cui  i difensori di due ragazzi si sono battuti, ossia che non avessero compreso fino in fondo che fossero stati avvicinati da due uomini delle forze dell’ordine e non da malintenzionati.

Circostanza sempre smentita dagli uomini dell’Arma.

Quando a Natale Hjorth non aveva partecipato in modo diretto all’accoltellamento, ma aveva concorso tenendo fermo il collega di Cerciello Andrea Varriale, in modo da impedirgli di intervenire.

Gabriel Christian Natale Hjorth ha scontato cinque anni di carcere fino a questo momento.

Il suo difensore Francesco Petrelli ha chiesto la scarcerazione al tribunale di sorveglianza optando per i domiciliari a casa della nonna del suo assistito.

Hjorth bendato

Hjorth è da tutti ricordato per la foto a lui scattata mentre era bendato in caserma, a pochi minuti dall’arresto per il brutale omicidio del carabiniere Cerciello. Particolare che ha portato a processo un militare dell’Arma solo in appello assolto.

In primo grado il carabiniere, all’epoca dei fatti maresciallo, era stato condannato a due mesi per l’accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.

La difesa aveva sostenuto che Hjorth venne bendato, e i suoi polsi legati alla sedia, come misura di emergenza per frenare i suoi gesti violenti. E la foto che lo ritraeva in quello stato fosse stata diffusa in una chat riservata fra 18 carabinieri di varie caserme d’Italia “al fine di rassicurare tutti i partecipanti sul fatto che i due responsabili dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega erano stati arrestati”.