“Sindaco, Ostia affoga nel degrado”: gli imprenditori si dividono sulle critiche a Gualtieri

Imprenditori spaccati sull’iniziativa intrapresa da alcune associazioni di inviare una lettera al sindaco Roberto Gualtieri per rappresentare il profondo degrado nel quale è precipitata Ostia

Un appello perché il sindaco intervenga e ponga fine al degrado nel quale sta affogando Ostia. E’ il senso di una lettera concordata tra le associazioni datoriali di Ostia che, però, a poche ore dalla firma si sono divise. Alcune delle più importanti hanno preferito dissociarsi dalle modalità della “protesta”.

Imprenditori spaccati sull’iniziativa intrapresa da alcune associazioni di inviare una lettera al sindaco Roberto Gualtieri per rappresentare il profondo degrado nel quale è precipitata Ostia

Succede in una cittadina turistica nella quale le sue principali attrattive sono mortificate da un’incuria che non ha precedenti dal Dopoguerra. Tre dei più rinomati stabilimenti balneari chiusi (La Casetta, il Kursaal e lo Sporting Beach), giardini rinsecchiti persino nell’isola pedonale del Centro Storico, ambulanti abusivi che la fanno da padroni, bancarelle e street food come uniche operazioni di animazione “turistica”, divieto di apertura delle discoteche sulle spiagge, mali che si uniscono a criticità storiche come la mancanza di parcheggi, collegamenti con Roma da infarto, polizia locale sotto organico, assenza di un regolare servizio di pulizia e di sfalciatura delle erbacce su strade e marciapiedi.

A questo si aggiungono progetti futuri sui quali manca qualsiasi confronto con la città, come nel caso del nuovo centro di accoglienza per senza fissa dimora nell’ex colonia Vittorio Emanuele III e della pioggia di milioni dell’Europa destinati alla riqualificazione del lungomare.

La spaccatura

Di fronte alle condizioni di indiscutibile degrado, alcune associazioni hanno stabilito di scrivere e firmare una lettera aperta indirizzata al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per chiedere un suo autorevole intervento in qualche modo “risanatore”. Una nota che ha l’obiettivo, quanto meno, per mettere intorno a un tavolo operatori economici e amministrazione centrale per darsi un’agenda per operazioni di valorizzazione turistica di Ostia.

Concordato il testo della lettera e la locandina di adesione, appena dodici ore prima della conferenza stampa, alcune associazioni che prima avevano annunciato la loro partecipazione, si sono defilate. Il direttivo Ascom-Confcommercio ha fatto sapere di non trovarsi “in linea con le modalità con cui si vuole portare alla luce le problematiche gravi che affliggono il territorio”. Stesso tono da parte di Confesercenti e della sigla Anama. E, da ultima, si è sfilata anche Federbalneari. Insomma, anche solo sottoscrivere un appello al sindaco per “migliorare” Ostia, in questi sindacati imprenditoriali mette apprensione.

La lettera, dunque, è stata firmata da Ostia imprese e professioni, Comitato Ostia Comune, Ass.ne Ostia ristora, Federalberghi X Municipio, Ecoitalia Solidale, Campani in Tiberi, circolo artistico Lorenzo Viani, associazione musicale Corelli, nuovo comitato di quartiere Repubbliche Marinare, associazione Rinascita Roma Marittima e associazione Il mondo al oirartnoc.

La lettera

Questo il testo della lettera inviata al sindaco Roberto Gualtieri.

I presidenti delle associazioni firmatarie della presente missiva, che unitamente rappresentano la larga parte della popolazione di Ostia Lido, scrivono la presente missiva di reclamo poiché, purtroppo, questo territorio è ormai da molti anni in stato di abbandono e di costante declino, condizione che sta mettendo a dura prova le attività economiche ed imprenditoriali nonché, più in generale, la vivibilità della nostra città.

L’impossibilità di effettuare scelte programmatiche, lo stallo durante il lungo periodo dovuto al commissariamento giudiziario e la rimessione delle ultime deleghe amministrative, hanno ulteriormente contribuito ad inasprire una situazione di grave difficoltà.

Fino a diversi anni fa Ostia poteva vantare la celebrazione di numerosi eventi, spettacoli di ogni genere, manifestazioni musicali, raduni motociclistici a livello mondiale, è stata persino sede per diversi anni dell’evento aeronautico più importante a livello nazionale, quale era l’AirShow.

Da molti anni a questa parte gli eventi cittadini sono divenuti sporadici, di poco interesse e realizzati senza un adeguato avviso alla popolazione; incredibile come persino gli scavi archeologici di Ostia Antica non siano posti al centro di campagne di promozione turistica, generando così numeri in termini di accessi assolutamente sotto l’effettivo potenziale.

In questi anni, a causa di scelte di dubbia coerenza urbanistica frutto di una mancata progettualità d’insieme che sapesse tener conto della viabilità, dei trasporti e del verde pubblico, abbiamo assistito ad opere parziali che nel caso del lungomare oltre ad aver ridotto la viabilità della nostra primaria arteria cittadina hanno sottratto centinaia di parcheggi.

L’ospitalità e l’accoglienza sono fattori imprescindibili per il rilancio della nostra economia, così la mancanza di parcheggi alternativi e/o di scambio è divenuta presto un forte deterrente per i visitatori che intendono fermarsi ad Ostia per fare shopping, ristorarsi o più semplicemente recarsi in spiaggia.

Denunciamo da tempo e ben prima della sua nomina, come Ostia si presenti estremamente sporca, senza alcuna cura delle strade e dei parchi che sono lasciati a se stessi, finanche la Piazza Anco Marzio, zona pedonale e salotto di Ostia, si presenta come abbandonata, completamente buia la sera e vede quelli che erano giardini trasformati in aree di terreno senza alcuna cura ed irrigazione.

Pur condividendo senza mezzi termini azioni e opere tese al recupero della vulnerabilità sociale abbiamo appreso con stupore dalla stampa la volontà della Vostra amministrazione di creare una dimora per i clochard presso la ex colonia Vittorio Emanuele III (benché si tenti di negarne la natura utilizzando il modello del c.d. Housing Frist), storica struttura dalla forte connotazione identitaria posta sul lungomare ed in una posizione centrale è certamente la meno adatta allo scopo.

Qualora le indiscrezioni di stampa fossero confermate, riteniamo sia l’ennesima scelta frutto della scarsa conoscenza del territorio e di una visione di Ostia lontana da qualsiasi rilancio turistico.

Medesima sorte di abbandono sembra prospettarsi per la struttura scolastica denominata G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) già scuola elementare, unica nella sua struttura, ormai abbandonata da anni alle occupazioni abusive ed al cedimento strutturale; pari sorte sembra ricevere l’ex Mercato di San Fiorenzo, collocato al centro di parchi e zone balneari, eppure privo di alcun controllo e di un coerente progetto di rivalutazione.

Siamo a conoscenza di fondi europei gestiti dalla Regione Lazio che potrebbero arrivare sul nostro territorio con progetti di rigenerazione urbana elaborati da Roma Capitale che ancora una volta non sono stati oggetto di concertazione con le rappresentanze dei cittadini e non ci risultano neanche discussi nel parlamentino locale del X Municipio sempre più distante dalle istanze dei cittadini e resosi nel tempo mero esecutore di decisioni prese in altre sedi.

Non meno grave appare la carenza di personale da adibire ai compiti istituzionali per il rilascio di permessi di qualunque tipo ed essere venuti a conoscenza che per tutto il X municipio siano stati trasferite pochissime unità di personale di polizia locale quando in tutti gli altri municipi ne sono stati assegnate alcune decine.

Questa insopportabile situazione, perpetrata nel tempo anche prima della sua nomina, ha portato ad una rinnovata spinta autonomista con la cittadinanza che chiede l’istituzione di Ostia quale comune indipendente da Roma Capitale, perché l’autonomia è divenuta sempre più l’unico progetto credibile per il rilancio sociale ed economico della nostra città.

Interpretazione raccolta dalle associazioni firmatarie della presente missiva che sono fortemente rappresentative della collettività ostiense.

Dunque, con la presente, le associazioni firmatarie di questa missiva, chiedono alla S.V. un appuntamento con estrema urgenza al fine di meglio esporle le problematiche di Ostia e di una popolazione che ha creduto nella Sua presenza sul territorio durante la campagna elettorale e che oggi si vede dimenticata ancora una volta dall’Amministrazione centrale.