Il Comune di Roma ha stabilito il futuro di tre dei più noti chioschi della spiaggia libera di Capocotta. E ora tocca agli altri. Così, dopo aver assegnato l’ex Dar Zagaja, Mediterranea e Porto di Enea, si è proceduto alla demolizione di ciò che resta del Settimo Cielo e alla rimozione dei detriti dell’incendio del Mecs Village.
Ruspe al lavoro a Capocotta sotto gli occhi del sindaco e dell’assessore all’Ambiente
I due chioschi rimossi saranno ricostruiti. Questo dice il bando di gara lanciato questa mattina, giovedì 23 maggio, dal Comune di Roma. I lotti di Capocotta interessati dalla manifestazione di interesse sono il C (ex Settimo Cielo) e l’E (ex Mecs Village). La gestione riguarda un periodo breve, di appena quattro mesi, per questo c’è chi già parla di bandi di gara light: dal 1° luglio al 31 ottobre. Giusto per la stagione balneare in corso. Le proposte dovranno pervenire al Comune di Roma entro il 5 giugno prossimo.
L’aggiudicatario avrà la possibilità di posizionare a proprie spese un chiosco-bar rimovibile attrezzato per i servizi igienici e per la somministrazione. Sarà consentito anche posizionare un locale magazzino e un posto dotato di attrezzature per il primo soccorso.
Cosa verrà richiesto ai gestori? Innanzitutto il pagamento di un canone che, per quattro mesi di gestione, sembra non indifferente: 35mila euro per il lotto C (ex Settimo Cielo) e 40mila per il lotto E (ex Mecs Village). Saranno a carico dell’affidatario anche la pulizia dell’arenile e delle dune con la vigilanza ambientale.
“Al termine della stagione – anticipa l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi – anche quei due lotti saranno messi a bando per un contratto di sei anni più sei rinnovabili con scomputo delle spese per la ricostruzione dei chioschi identici a quelli degli altri lotti”.
Scopri quanto incassa il Comune di Roma dalla gestione dei chioschi di Capocotta.
L’Oasi naturista non chiuderà nella stagione 2024
Stagione salva per l’Oasi Naturista, la prima spiaggia comunale destinata ai nudisti, pezzo della storia trasgressiva di Capocotta al pari del chiosco Dar Zagaja. “L’Oasi naturista ha fatto ricorso al presidente della Repubblica: sicuramente questa stagione la faranno. Poi agli esiti dei ricorsi, la concessione andrà rimessa a bando e riallineata agli altri lotti di Capocotta“: spiega l’assessora Alfonsi in conferenza stampa a Capocotta.