Valmontone, rinvenuta una strada romana: portava a Roma

La strada romana conduceva a Roma, il ritrovamento vicino a delle catacombe

Scoperto a Valmontone un tratto di strada in basolato di epoca romana, è in perfette condizioni. Un ritrovamento eccezionale avvenuto a un paio di metri di profondità nella zona delle catacombe di Sant’Ilario, un antico cimitero paleocristiano tra i più importanti del Lazio.

La strada romana conduceva a Roma, il ritrovamento vicino a delle catacombe

La strada è lunga una più di trenta metri per quattro di larghezza. Dai primi accertamenti sembra che il tracciato appartenga all’antica via Labicana che proseguiva verso Roma per 44 chilometri.

Il rinvenimento è avvenuto nell’ambito delle indagini archeologiche, finanziate con fondi del PNRR, per il recupero e la valorizzazione del parco archeologico di Sant’Ilario con relative catacombe. Lo scavo è stato eseguito sotto la Direzione scientifica del funzionario archeologo Gabriella Serio e coordinato sul campo dall’archeologa Maria Cristina Recco.

Gli esperti della Soprintendenza archeologica per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti hanno così spiegato il ritrovamento: “Perfettamente conservato alla profondità di circa 1,70 metri dal piano di camminamento, è stato portato alla luce un tratto di strada di circa 30 metri, della larghezza di 4 metri che prosegue verso le Catacombe di Sant’Ilario, antico cimitero paleocristiano alto medievale tra i più importanti nel Lazio“.

La strada – spiegano ancora – è costituita da grandi pietre poligonali basaltiche e dalla caratteristica conformazione a “schiena d’asino”, conserva in alcuni tratti l’originaria crepidine sul limite nordorientale”.

Non solo catacombe

Un ritrovamento accolto con entusiasmo anche dall’Amministrazione comunale di Valmontone che, sul recupero e la valorizzazione delle Catacombe di Sant’Ilario lavora da tempo: “Già nella passata amministrazioneafferma il sindaco Veronica Bernabei, al tempo assessore ai lavori pubblici – avevamo avviato un percorso, insieme all’assessore Giulio Pizzuti, per finanziare il recupero con fondi del Pnrr e, dopo la valorizzazione, avviare un percorso virtuoso che, attraverso la creazione di un vigneto didattico, potesse dare sostenibilità di questo ulteriore sito di interesse turistico e culturale“.

Questa importante scoperta oggi dà valore aggiunto al parco archeologico di Sant’Ilario che, con un basolato romano così esteso e ben conservato, diventa molto attrattivo per i visitatori”.

Il tratto di strada romana – aggiunge l’assessore alla cultura, Matteo Leone – con i caratteristici basoli in pietra è la testimonianza di una storia millenaria, quella della nostra comunità, che abbiamo il dovere di preservare e valorizzare. I sondaggi preliminari hanno riportato alla luce questo manufatto in una zona che, già in passato, ci aveva regalato importanti testimonianze del nostro passato, come l’antico complesso funerario di Sant’Ilario, formato dalle catacombe, da sepolture all’aperto e dai resti dell’antica basilica che, con questo ritrovamento, si valorizza ulteriormente”.

Il complesso termale

Nello stesso quadrante alla fine degli anni Novanta, durante i lavori di realizzazione dell’alta velocità ferroviaria furono registrati diversi ritrovamenti, fra i quali una stazione di sosta, con annesso un piccolo complesso termale, collegata alla vicina via Labicana.