Roma, riapre il Roseto comunale: 1.200 varietà da ammirare. Ingresso gratis (VIDEO)

Il Roseto comunale riapre i battenti: si potranno ammirare 1.200 varietà di rose

Una collezione botanica unica, composta da rose provenienti da tutto il mondo. Si potrà ammirare con la riapertura del Roseto Comunale, da domenica 21 aprile, in occasione del Natale di Roma.

Il Roseto comunale riapre i battenti: si potranno ammirare 1.200 varietà di rose

Il giardino che domina il Circo Massimo è diviso in due settori: quello più grande ospita una collezione composta da circa 1.200 varietà di rose, tra botaniche, antiche e moderne, mentre quello più piccolo è destinato al prestigioso Concorso Internazionale Premio Roma per le Nuove Varietà, giunto alla 82a edizione, che si svolge a maggio.

Gli orari

Il Roseto Comunale rimarrà aperto al pubblico tutti i giorni fino a domenica 16 giugno (via di Valle Murcia 6), dalle ore 8.30 alle 19.30. L’ingresso è libero e gratuito, senza bisogno di prenotazione.

Il roseto comunale in 10mila metri quadrati raccoglie uno scrigno prezioso di biodiversità, colori e profumi che ogni anno si arricchisce di nuove varietà di rose e che attira sempre più romani appassionati e turisti.

Le rose da ammirare

Tra la collezione di fiori antichi e moderni ce ne sono anche alcuni curiosi, come la Rosa Chinensis Virdiflora, dai petali di color verde, la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore con il passare dei giorni e la Rosa Foetida, una rosa maleodorante.

L’area, di circa 10mila metri quadrati non è affascinante solo per gli appassionati di botanica, giardinaggio e natura in generale. Ma anche per chi ama la storia e l’archeologia.

Il Roseto comunale di Roma, unico al mondo anche per la sua spettacolare posizione, si adagia sulle pendici dell’Aventino, di fronte ai resti del Palatino, appena sopra il Circo Massimo. Di dimensioni contenute, offre una magnifica vista che spazia dal colle Palatino, al campanile di Santa Maria in Cosmedin, alla cupola della Sinagoga, al Vittoriano, fino ad arrivare all’osservatorio di Monte Mario.

Roma, riapre il Roseto comunale: 1.200 varietà da ammirare. Ingresso gratis (VIDEO) 1
Lo straordinario scenario delle rovine di Roma antica a fare da sfondo al Roseto comunale – canaledieci

Fin dal III sec. a.c. il luogo in cui sorge il roseto era dedicato ai fiori. Tacito, negli Annales, parla di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti, “floralia”, si svolgevano in primavera nel Circo Massimo.

Ricoperto di orti e vigne fino a tutto il XVI secolo, divenne, nel 1645, l’Orto degli Ebrei con annesso il piccolo cimitero della Comunità. Dal 1934, anno del trasferimento del cimitero ebraico al Verano, l’area, destinata dal piano regolatore generale di Roma a Parco, rimase incolta fino al 1950, quando divenne sede del nuovo roseto comunale. L’antico, che si trovava sul colle Oppio, era andato distrutto nella seconda guerra mondiale.

Come ringraziamento alla comunità ebraica, che aveva permesso di ricreare il roseto in un luogo sacro, venne posta all’ingresso del giardino una stele in ricordo della precedente destinazione, e i vialetti che dividono le aiuole nell’area collezione, assunsero la forma della menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo dell’Ebraismo.