Chi contava nell’amore eterno per i lucchetti lasciati come pegni d’amore rischia di vedere ora spezzato lo sperato incantesimo. I vigili urbani hanno rimosso tutti i “lucchetti dell’amore”, almeno a Fontana di Trevi.
I lucchetti dell’amore rimossi, “nuocevano” al decoro: operazione della polizia locale a Fontana di Trevi
Più di 200 lucchetti lasciati tra la fontana e la vicina chiesa Santi Vincenzo e Anastasio sono stati tagliati con grosse cesoie e rimossi. Ora giacciono in un deposito di Ama destinati in discarica.
La rimozione dei lucchetti è stata inquadrata come una operazione antidegrado, a dispetto della fama accumulata come lucchetti dell’amore spuntati prima a Ponte Milvio, sulla scia degli innamorati raccontati da Federico Moccia e ripresi nel film “Ho voglia di te” (tratto da un romanzo di Moccia).
Il resto lo riporta un verbale della Polizia Locale che parla di “una importante operazione anti degrado nella zona di Fontana di Trevi“.
L’intervento, eseguito dagli agenti del I Gruppo Centro Storico, con l’ausilio di personale Ama, ha permesso di “rimuovere arredi indecorosi o abbandonati” nelle varie vie circostanti fontana simbolo di Roma.
Lucchetti sulla Madonnella
Ma non solo lucchetti. A partire da via delle Muratte, via Santa Maria in Via e via Marco Minghetti sono state rimosse sedie metalliche fissate a pali, transenne, cassette e singole catene pronte ad essere utilizzate, biciclette in stato di abbandono.
E per concludere più di duecento dei cosiddetti “lucchetti dell’amore”, che erano stati fissati agli ornamenti in ferro battuto della Madonnella votiva sita in Piazza di Trevi, all’angolo con via del Lavatore.
La rimozione dei lucchetti si è resa necessaria anche per il peso che stava insistendo sulle volute metalliche, hanno fatto sapere i caschi bianchi. Grazie a personale tecnico specializzato si è riusciti così a scongiurare possibili danneggiamenti.
Al termine delle attività, i rifiuti (lucchetti compresi) e il materiale rimosso è stato conferito per lo smaltimento tramite gli operatori dell’Ama.
