Momenti di paura a bordo di un jet bimotore Boeing 777-200 della United Airlines che è stato costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza all’Aeroporto Internazionale di Fiumicino.
Scattano le procedure previste dal piano provinciale di emergenza per un guasto a un volo United Airlines
Il velivolo aveva lasciato il molo dell’uscita “gate” 33E alle 10.19 di questa mattina, venerdì 5 aprile, ed era diretto al Dulles International Airport di Washington. Ma qualcosa è andato storto e, dopo essersi staccati dalla pista dello scalo tirrenico, i piloti sono stati costretti ad attivare le procedure di rientro facendo scattare il piano operativo provinciale delle emergenze aeroportuali previsto in casi del genere.
La Sala operativa provinciale ha trasmesso l’allerta a tutti gli enti direttamente coinvolti e in primo luogo alle numerose squadre dei Vigili del Fuoco che hanno fatto immediatamente rotta sui varchi esterni al sedime aeroportuale loro assegnati e pronti a intervenire in caso di necessità.
Al varco numero 2 si sono attestati i mezzi delle squadre 13A proveniente da Ostia e S3 mentre al varco 6 quella di Cerveteri, insieme ai mezzi specializzati dotati di autoscale e di carri contenenti, tra l’altro, gli auto protettori, i dispositivi a ossigeno portatili per la respirazione assistita durante lo spegnimento delle fiamme.
Nel frattempo l’aeromobile che aveva ottenuto l’autorizzazione a rientrare a Fiumicino ha eseguito le procedure di “fuel dumping”, cioè di scarico del carburante e intorno alle ore 11.50 si è posato sulla pista di atterraggio in completa sicurezza.
Gli operatori addetti al controllo aereo hanno comunicato la positiva conclusione della vicenda. “Flight UA885 has landed safely at Rome#Fiumicino#FCO#LIRF#”: a quel punto le squadre di intervento interne e i mezzi di ricerca e soccorso Sar hanno scortato il velivolo alla piazzola di parcheggio dove i passeggeri sono stati fatti uscire e il mezzo sottoposto a tutte le verifiche necessarie all’accertamento dell’avaria subita.
In base ai primi accertamenti sembra che l’allerta sia scattato in cabina dopo che un sensore aveva registrato un guasto a un carrello di atterraggio rimasto bloccato dallo scatto erroneo di una delle pinze frenanti che, surriscaldando il disco, avevano provocato scintille e una fiammata. Destituita di fondamento la tesi secondo cui il guasto sarebbe, invece, scaturito da un principio di incendio a uno dei due motori del Boeing 777-200.
Il volo per Washington è stato poi riprogrammato per questo pomeriggio.
Non è stata una giornata facile per l’aerostazione internazionali. Alcuni lievi ritardi per una decina di voli in partenza erano stati provocati da una fitta nebbia che aveva avvolto tutta l’area dello scalo romano e dalle 9.00 in poi si era completamente diradata.
Un altro atterraggio di emergenza si era verificato lo scorso 7 marzo a Fiumicino per via dell’impatto subito sulla parte frontale di un volo Ita Airways diretto ad Amsterdam in fase di decollo, contro un uccello o uno stormo di volatili. I piloti avevano chiesto di tornare a terra per verificare l’entità dei danni riportati (leggi qui).
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