Mentre i residenti di via Sestio Menas al Quadraro sono ancora sotto shock per la voragine larga otto metri che si è aperta ieri sera, davanti ai loro occhi, inghiottendo due automobili, arrivano le prime conferme di danni anche nelle abitazioni attigue al punto del crollo.
A restare fuori casa dopo l’evacuazione in via precauzionale di un intero condominio, quasi quaranta famiglie.
Danni in una palazzina nei pressi dell’enorme voragine: circa quaranta famiglie evacuate con urgenza passeranno Pasqua fuori da casa
Aumentano con il passare della ore le brutte notizie per i residenti del Quadraro che abitano nell’area tra via Attio Labeone e via Sestio Menas, dove intorno alla mezzanotte di ieri l’asfalto è completamente collassato, creando una voragine impressionante larga quasi come l’intera larghezza della carreggiata.
Nello sprofondo che si è creato, sono finite – dovremo dire quasi per fortuna – solo due auto, una Dacia e una Renault che si trovavano parcheggiate sul lato della strada.
Un danno enorme per i proprietari collegato all’ennesimo episodio nella Capitale, ridotta come un colabrodo in una mappa di “buchi” sempre più ampia, ma che sarebbe potuto finire in tragedia se il crollo fosse capitato in un altro momento della giornata.
Con il rapido soccorso dei Vigili del Fuoco del Tuscolano le auto sono state rimosse con l’autogru e la strada è stata transennata dalla Polizia Locale, ma è in queste ore, che sono arrivate le prime conferme di danni collegati all’apertura della voragine anche nelle abitazioni circostanti.
E’ il palazzo in via Attio Labeone al numero civico 16, quello che risulta maggiormente lesionato dal crollo del manto stradale. Sono stati gli accertamenti dei tecnici dei Vigili del Fuoco a non lasciare dubbi in merito e a far decidere in questi giorni di festa per le famiglie ad una inevitabile evacuazione di tutti i 36 nuclei familiari della Scala B.
L’evacuazione in via precauzionale degli inquilini, sta avvenendo da questo pomeriggio. Se ne stanno occupando gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, con il personale della Protezione Civile e dell’ufficio tecnico del Comune di Roma.
Con il passare delle ore, a seguito della videoispezione dei tecnici Acea Ato 2, sono emersi danni anche alla conduttura fognaria. Una complicanza enorme che non sembrerebbe aver compromesso le infrastrutture idriche.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO