Operaio morì nel Teatro dell’Opera: l’ex sovrintendente Carlo Fuortes condannato a 1 anno e 4 mesi

L'operaio Oberdan Varani era impegnato nelle pulizie della “fossa” del teatro: fatale la caduta da una scala. Per Carlo Fuortes condanna per omicidio colposo

Teatro dell'Opera di Roma luogo dell'incidente

La scala da cui cadde e morì un operaio non era agganciata. E la responsabilità del mancato ancoraggio va addebitata ai vertici del Teatro dell’Opera. E’ l’accusa con cui oggi, 27 marzo, il tribunale di Roma ha condannato per omicidio colposo Carlo Fuortes all’epoca sovrintendente del monumento della lirica italiana, e ora fresco di nomina al Maggio Fiorentino. Condannata alla stessa pena anche la responsabile legale della ditta per cui lavorava l’operaio.

L’operaio Oberdan Varani era impegnato nelle pulizie della “fossa” del teatro: fatale la caduta da una scala. Per Carlo Fuortes condanna per omicidio colposo

Era il 31 luglio del 2017 quando Oberdan Varani, 50 anni, addetto alle pulizie, cadde da una scala all’interno di un vano del teatro: una caduta da oltre due metri che gli procurerà una contusione fatale alla testa e dopo pochi giorni la morte.

Per Fuortes, ex amministratore delegato della Rai e allora sovrintendente del teatro, il pm Antonella Nespola aveva chiesto due anni di reclusione. Come per la responsabile della società che aveva avuto in appalto le pulizie del teatro.

Condanna e provvisionale

La settima sezione penale del tribunale di Roma, presieduta dal giudice Iole Moricca, ha condannato Fuortes a 1 anno e 4 mesi. Stessa pena della coimputata.

La Corte ha previsto anche una provvisionale immediatamente esecutiva di 220mila euro per il risarcimento alla famiglia dell’operaio che si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Luca Montanari.

La vittima, secondo quanto ricostruiro in aula, quel giorno venne incaricato di pulire il seminterrato del palcoscenico, uno spazio chiamato “fossa” dagli addetti ai lavori. La stessa richiesta di condanna è stata sollecitata anche per il responsabile dell’azienda per cui l’addetto alle pulizie lavorava.

Scala inadeguata

Si tratta di un passaggio stretto, in cui Varani poteva scendere solo utilizzando una scala che, stando alle indagini, risultò inadeguata allo scopo perché non ancorata.
Per la procura quindi si è trattato di un decesso evitabile: l’operaio non aveva equipaggiamento ne’ preparazione per svolgere quel lavoro in tutta sicurezza.

Per questo il responsabile del teatro, ovvero Carlo Fuortes, era finito sul banco degli imputati: il manager, già direttore dell’Auditorium Parco della Musica ed ex amministratore delegato della Rai durante il governo di Mario Draghi, è stato poi nominato sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli.

Il dipendente, da quanto ricostruito, era incaricato solo per pulire gli uffici del teatro. Quel giorno invece su indicazioni dello stesso teatro venne sollecitato a pulire la fossa. Al momento della caduta stava per andare a prendere un’attrezzatura più potente per aspirare la polvere.

Accusa e difesa

Dopo 7 anni è stato finalmente accertato che in quel periodo, nel 2017, al teatro dell’Opera vi era una assoluta noncuranza e superficialità nella gestione dei lavori di manutenzione ed in particolare dei rischi presenti – dichiara a Canaledieci l’avvocato Luca Montanari – L’operaio è morto perché è stato inviato a lavorare in un ambiente privo dei più elementari dispositivi di sicurezza a seguito di una prassi “contra legem” e non di una decisione estemporanea presa dall’operaio stesso”.

Per la difesa di Fuortes l’incidente non sarebbe dipeso dalla scala ma dal fatto che l’addetto alle pulizie avrebbe assunto alcol come provato dagli esami clinici in ospedale.