Roma: è costato caro un caffé al bar ad un turista che era andato in una stazione ferroviaria alla ricerca di un piccolo momento di ristoro.
Il turista, arrivato in stazione a Roma, stava bevendo il caffé dentro a un locale e i ladri gli hanno rubato lo zaino contenente dispositivi elettronici da migliaia di euro
In men che non si dica, il turista, che era andato alla “Trattoria Fresco”, uno dei tanti ristoranti che sono presenti nel principale scalo ferroviario capitolino, a Termini, è stato derubato da due ladri, del quale non è stata rivelata l’identità.
I malviventi gli hanno fatto sparire uno zaino con diversi dispositivi elettronici di grande valore e poi sono fuggiti.
La scena però non è passata inosservata agli occhi degli agenti della polizia ferroviaria, presenti nelle vicinanze per dei controlli di rito e hanno lasciato agire i due, per vedere cosa avrebbero fatto e per riuscire a sorprenderli con “le mani nel sacco”.
D’un tratto, uno dei due ladri, che aveva il ruolo di “palo”, ha guardato in giro per vedere se ci fosse qualcuno che potesse vederli, poi l’altro è arrivato a pochi centimetri del turista che, ignaro, stava bevendo un caffè al bar del ristorante e poi gli ha rubato da sotto il naso lo zaino appoggiato sopra a un trolley.
Il turista solo dopo qualche secondo ha visto che non c’era più il suo zaino, ma gli agenti della polfer erano già andati a caccia dei ladri, che hanno raggiunto e bloccato dopo poche centinaia di metri.
Ovviamente il derubato ha vissuto un vero e proprio dramma, dato che nello zaino, tra le altre cose, c’erano un tablet e altri dispositivi elettronici personali del valore di svariate migliaia di euro, tutti riconsegnatigli al momento dell’arresto dei due “manolesta”.
Rintracciati e identificati, i due criminali sono stati arrestati e il provvedimento è già stato convalidato dall’autorità giudiziaria, con la coppia di indagati che ora dovrà rispondere del reato di furto.
In particolare, nelle ultime settimane, sempre per un caffè di troppo, uno straniero è stato sorpreso in un bar di Roma, vicino casa, dove non doveva essere, perchè era una persona condannata a scontare gli arresti domiciliari, e l’uomo è stato quindi riarrestato, con aggravamento della pena.
Ieri, venerdì 22 marzo, invece, va ricordato l’arresto dell’uomo che da tempo era il terrore di diverse donne, tutte da lui schiaffeggiate con lo stesso modus operandi: l’uomo, un 37enne, arrivava all’improvviso e le prendeva a schiaffi per poi scappare, scomparendo nel nulla, sempre quando le vittime scendevano da metro o autobus e si trovavano nei pressi di stazioni ferroviarie di Roma.
Come sempre ricordiamo che ogni indagato o arrestato al momento, dato che ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, va ritenuto presunto innocente, in attesa di una sentenza di condanna definitiva e irrevocabile a loro carico, con le prove che evenutalmente si formeranno nei vari gradi del processo.
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