Roma, arrestata la mamma di Nicholas Brischetto che morì a 300 km/h sul Gra: deve scontare 5 anni (VIDEO)

La mamma di Nicholas Brischetto arrestata, dovrà scontare 5 anni di carcere

Il lutto per il figlio morto a 300 km orari su un’auto di lusso presa a noleggio, e ora il carcere. E’ finita a Rebibbia la mamma di Nicholas Orsus Brischetto, il 22enne che nel luglio del 2022, è morto schiantandosi a tutta velocità con una Audi R8 contro un guardrail del Raccordo anulare.

La mamma di Nicholas Brischetto arrestata, dovrà scontare 5 anni di carcere

L’arresto nella mattinata di oggi, mentre veniva eseguito tra Roma e provincia un sequestro preventivo, tra ville e auto di lusso, di 1,8 milioni di euro (beni accumulati secondo gli inquirenti con truffe e raggiri) che ha interessato proprio la famiglia Brischetto.

Gli agenti di Polizia e i colleghi della Guardia di Finanza hanno tratto in arresto la donna dopo aver accertato che doveva scontare una condanna per un cumulo di pene di 5 anni per cui da tempo si sarebbe resa irreperibile.

La famiglia si sarebbe specializzata in furti e rapine in tutta Italia, fabbricazione di documenti falsi e truffe perlopiù ad anziani.

Queste almeno le contestazioni che hanno portato al sequestro preventivo della villa e dell’auto di lusso e di altri beni intestati al marito della donna, Kristjian Orsus Brischetto, 49 anni, sinti di origine croate, e alla sorella di lui (nonostante il cognome diverso) Epri Vinotti, 32anni e cittadinanza italiana.

La villa sequestrata

Alla famiglia contestualmente è stata sequestrata una mega villa ad Aprilia, la stessa usata come camera ardete per la morte del ragazzo, e un’auto di lusso intestate entrambe Kristjian Orsus, papà di Nicholas.

Il dramma di Nicholas

Nicholas Orsus Brischetto, aveva 22 anni quando, il 18 luglio del 2022, morì schiantandosi contro un guardrail del Raccordo a 300 km all’ora con una Audi R8 noleggiata pochi giorni prima.

L’impatto era stato ripreso in diretta dall’amico che era con lui, e che si è salvato per miracolo. Un video poi rilanciato sui social e diventato virale.

Una morte che aveva fatto molto discutere per la giovane età del ragazzo a cui era stata affidata un’auto di grossa cilindrata ma anche per le testimonianze, spesso con motori rombanti, utilizzati per il saluto.

La famiglia di Nicholas il giorno dell’addio aveva organizzato un funerale con palloncini e fuochi di artificio e in cui i più partecipanti aveva fatto sfoggio di auto rombanti.

A far discutere negli stessi giorni anche il murale realizzato sulla facciata di una casa popolare a Villaggio Falcone a Ponte di Nona in memoria del ragazzo, poi rimosso sotto la supervisione delle forze dell’ordine.

In copertina: il video del terribile schianto avvenuto il 18 luglio 2022.