As Roma, i ragazzi della “Locanda dei Girasoli” incontrano De Rossi e i giocatori e cucinano per loro

Per celebrare la giornata mondiale della sindrome di down i ragazzi della Locanda dei Girasoli si sono intrattenuti e hanno cucinato per mister Daniele  De Rossi  e i giocatori nel ristorante di Trigoria

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Un abbraccio commosso da parte di mister Daniele De Rossi a un cuoco della Locanda dei Girasoli durante il loro incontro a Trigoria. Fonte profilo instagram ufficiale As Roma.

A Trigoria, quartier generale della As Roma, per la giornata mondiale della Sindrome di Down, questa mattina, giovedì 21 marzo, è spuntato il sole e non solo per il fatto che  la primavera è a tutti gli effetti iniziata ma anche perchè al ristorante del centro sportivo romanista sono arrivati a far visita a mister De Rossi e ai giocatori, i ragazzi della “Locanda dei Girasoli”.

Per celebrare la giornata mondiale della sindrome di down i ragazzi della Locanda dei Girasoli si sono intrattenuti e hanno cucinato per mister Daniele  De Rossi  e i giocatori nel ristorante di Trigoria

La Locanda dei Girasoli è un grande e riuscitissimo esempio di inclusione nella normale vita lavorativa che spetta di diritto a ogni persona del mondo, e la As Roma li celebra una volta di più, dopo averli già in passato resi protagonisti di iniziative per celebrarne la forza di volontà, facendoli lavorare al servizio catering dello stadio Olimpico durante alcune partite di campionato.

I cuochi e camerieri d’eccezione della “Locanda dei Girasoli”, molti dei quali emozionatissimi e fieri tifosi romanisti, hanno abbracciato tutti, a partire dall’allenatore romanista e lidense doc, Daniele De Rossi, che tanto bene si sta districando in questi suoi primi mesi di fuoco alla guida di quella che è la sua  squadra del cuore.

Gli splendidi lavoratori della “Locanda Girasoli” si sono intrattenuti con i loro beniamini, felici e divertiti, hanno scattato foto, preparando e servendo pietanze all’interno del ristorante del centro d’allenamento del Fulvio Bernardini.

Hanno rappresentato e rappresentano tuttora un grande  esempioa di valorizzazione dellea professionalità di chi è affetto dalla sindrome di down, in un progetto che la  società del presidente Dan Friedkin porta avanti da tempo, realizzando anche uno dei loro desideri, ovvero dar da mangiare ai loro calciatori preferiti.

Amore per la cucina e superamento di ogni barriera, anche quella apparentemente più difficile, nobilitando giovani lavoratori, una serie di intenti nobili che viaggiano a braccetto.

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