Chiara Ferragni da Fabio Fazio, le domande del Codacons per l’imprenditrice digitale ospite a Che Tempo Che Fa

Le richieste del Codacons

Chiara Ferragni Codacons
Chiara Ferragni Codacons - canaledieci.it

Sale l’attesa per “l’evento” clou di questa sera (domenica 3 marzo 2024). Chiara Ferragni sarà ospite a Che Tempo Che Fa, per raccontare la sua verità. Mentre i dirigenti di Nove si leccano già i baffi per gli ascolti da record che si prevedono, il Codacons preme sull’acceleratore e alza il tasso adrenalinico inviando a Fabio Fazio una lettera con le domande che vorrebbe fossero fatte all’influencer. Ecco di cosa si tratta.

Codacons: “Fazio faccia queste domande alla Ferragni”

L’associazione dei consumatori non ha perso tempo e ha approfittato della notizia dell’ospitata della Ferragni a CTCF per inviare una lettera al conduttore con specifiche domande da fare all’influencer. Fabio Fazio coglierà la palla al balzo e accontenterà il Codacons o l’intervista sarà incentrata su altro? E’ difficile pensare che non venga fatta menzione del Pandoro Gate e della sanzione dell’Antitrust. Staremo a vedere. Intanto, andiamo a vedere le domande inviate dall’associazione.

Chiara Ferragni da Fazio
Chiara Ferragni il 3 marzo ospite da Fazio

Le domande del Codacons per Chiara Ferragni

Nella missiva, l’associazione sottolinea la complessità della scelta di invitare un ospite coinvolto in una controversia giudiziaria e mediatica, e chiede al conduttore di adottare un approccio cauto e rispettoso del suo ruolo. E per mitigare le preoccupazioni espresse dai giudici del Tar Lazio, il Codacons propone una serie di domande mirate da rivolgere alla Ferragni.

Ecco le domande formulate dall’associazione:

  1. E’ vero che nei suoi profili non è da escludersi a priori l’esistenza di followers che lei ha comprato?
  2. Perché per un periodo ha limitato i suoi profili impedendo la libertà di commento, e si leggevano solo quelli positivi?
  3. È vero che ha chiesto di bloccare il profilo di una ragazza che l’ha criticata? Se sì, perché?
  4. In moltissimi momenti e post è vero che vestiva i suoi figli con le linee di abbigliamento Ferragni a lei riconducibili? Secondo Lei faceva pubblicità in quel momento?
  5. Sul pandoro Balocco, ritiene che il contenuto del cartiglio facesse pensare all’acquirente che il ricavato andasse in favore dei bimbi malati? O comunque è in grado di escludere a priori questa possibilità?
  6. Lei ha sostenuto, nell’intervista al Corriere della Sera, che se si rende pubblica la beneficenza fatta si crea un effetto emulativo. Perché allora nel contratto con Balocco per il pandoro Pink Christmas ha fatto inserire l’obbligo di non comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione?
  7. Perché, subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco, sono stati cancellati dai suoi profili social i post sulle uova di Pasqua, anch’esse vendute per beneficenza e finite al centro dell’inchiesta della Procura?”.

Queste domande, secondo il Codacons, mirano a ottenere chiarezza sui vari aspetti della situazione e consentire al pubblico di comprendere meglio la posizione e le decisioni di Chiara Ferragni. Come reagirà l’influencer? Il pubblico come accoglierà le sue parole? Gli affezionati followers continueranno a manifestarle la sua vicinanza come nelle scorse settimane quando comparvero per le vie della Capitale migliaia di volantini con la scritta “è innocente”?