Roma, annullata l’assoluzione di Michele Senese. Per “O’ Pazz” disposto l’appello bis

Ad annullare l'assoluzione per Michele Senese i giudici della Cassazione: detto O' Pazz sta scontando una condanna definitiva per omicidio

Michee Senese, 'O Pazz

Processo bis di fronte alla Corte di Appello di Roma per Michele Senese, il presunto capo clan detto ‘O Pazz. La Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione che un anno fa aveva cancellato i 15 anni di carcere inflitti a Senese in primo grado e disposto, contestualmente, un nuovo processo d’appello che sarà presto fissato.

Ad annullare l’assoluzione per Michele Senese i giudici della Cassazione: detto O’ Pazz sta scontando una condanna definitiva per omicidio

Il filone giudiziario è quello frutto della maxi inchiesta della Dda di Roma “Affari di Famiglia” per cui il presunto capo clan era stato condannato in primo grado a 15 anni di carcere.

Esattamente un anno fa, il 9 febbraio del 2023, poi il ribaltone nel primo processo d’appello: la sentenza infatti cancella la condanna a 15 anni per ‘O Pazz  e fa cadere l’aggravante mafiosa camorristica per tutti i coimputati.

Ora il nuovo cambio di rotta.  I supremi giudici della seconda sezione penale hanno sostanzialmente accolto il ricorso della Procura della Capitale contro la sentenza di assoluzione di Michele Senese e disposto un processo che potrebbe riaprire la porta a una condanna.

La procura generale della Cassazione, però era di diverso avviso, e aveva chiesto, invece, di confermare la sentenza della Corte di Appello, quindi l’assoluzione.

La posizione del pg della Cassazione

Nella memoria il procuratore generale della Corte di Cassazione aveva, infatti, sottolineato come “i collaboratori hanno riferito, sempre parlando di Michele Senese, di un soggetto a capo di un gruppo delinquenziale particolarmente forte a Roma, perfino dominante nel settore degli stupefacenti”. 

“Ma ciò – aveva specificato il pg della Suprema Corte – non è sufficiente per qualificarlo come di stampo mafioso, e comunque è superfluo sottolineare come il territorio capitolino sia disseminato di gruppi criminali di rilievo”.

In primo grado a Roma c’erano state una ventina di condanne, tra cui quella della
moglie di Senese Raffaella Gaglione, del figlio Vincenzo e del fratello Angelo, per oltre 120 anni di carcere con accuse che andavano dall’estorsione, all’usura, al riciclaggio fino al trasferimento fraudolento dei valori.

Nella condanna in primo grado si contestava a Senese che avesse continuato a coordinare e gestire le attività illecite della famiglia stabilendo la strategia criminale, scambiando ‘pizzini’ con i familiari durante i colloqui.

In almeno due occasioni, Senese, per gli inquirenti, si era scambiato con il figlio, senza farsi notare dal personale di vigilanza, le scarpe rispettivamente indossate per scambiarsi messaggi.

La condanna per l’omicidio Carlino

In attesa del processo bis per “Affari di famiglia” Michele Senese resta in carcere dove sta scontando la condanna a 30 anni di carcere per l’omicidio di Giuseppe Carlino, avvenuto il 10 settembre 2001 a Torvaianica.