“Basta animali nei circhi”. E Maria Sofia (ex Collegio) si spoglia nuda ai musei capitolini

L'attivista rimasta nuda davanti alla Lupa Capitolina rivestita dalla sicurezza

L'attivista durante l'azione ai Musei Capitoli

“Basta animali nei circhi”, e si spoglia nuda ai Musei Capitolini.  Protagonista della protesta animalista l’attivista Maria Sofia Federico, nota per la sua partecipazione alla serie tv ‘Il Collegio’. In mattinata si è denudata davanti alla Lupa Capitolina lanciando slogan. Una scena organizzata mentre altre due ‘colleghe’, dopo aver gettato sulla statua di Marco Aurelio a cavallo delle ragnatele finte color viola, si sono attaccate al pavimento.

L’attivista rimasta nuda davanti alla Lupa Capitolina rivestita dalla sicurezza

Sulle magliette gli slogan: “Basta animali nei circhi” e “Ribellione Animale Futuro Vegetale”.

Per fermare gli attivisti sono intervenuti gli agenti del commissariato Trevi e in quattro sono stati accompagnati negli uffici di polizia per le identificazioni e la denuncia di rito in procura. Oltre alle 3 attiviste fermato un loro amico fotografo.

L’azione si inserisce all’interno della Campagna Kimba, cominciata il primo febbraio con un’azione di disobbedienza a Piazza del Popolo, nel cuore della capitale, per protestare contro lo sfruttamento degli animali nei circhi.

Maria Sofia Federico, attivista ed ex partecipante alla serie tv Il Collegio, rivendica l’azione che l’ha portata a mostrarsi nuda: “Quanto è assurdo scandalizzarsi per una persona senza vestiti e non per il modo in cui gli animali vengono uccisi e sfruttati? Quanto è assurdo scandalizzarsi di più per delle ragnatele su una statua che per la crisi climatica ed ecologica?

La giustificazione

Per poi spiegare: “Anche queste statue testimoniano lo sfruttamento animale. E assurdo indignarsi perché protestiamo senza rovinarle, ed allo stesso tempo non arrabbiarsi per la crudeltà che sono costretti a subire gli animali non umani nei circhi e negli allevamenti.

Ce la prendiamo con dei monumenti non per danneggiarli, ma per mostrare come la celebrazione antropocentrica inscritta in essi e ancora accettata nel presente: ora come un tempo e considerato normale usare gli individui non umani per gli interessi della nostra specie, rendendoli prodotti di intrattenimento ed uccidendoli per un consumo alimentare violento, ingiusto ed insostenibile”.

Ed ancora: “La zootecnia – dice ancora – è tra le principali responsabili della crisi ecoclimatica; continuando così non avremo neanche un futuro sul nostro pianeta.

Chiediamo al governo lo stop ai sussidi pubblici agli allevamenti, e di attuare la legge numero 106 del 2022 già esistente che rende illegali i circhi con animali, così da eliminare una violenza che dovrebbe rimanere impolverata e piena di ragnatele nella storia”.

Nudo in Vaticano

Nudo nel luogo più sacro. A giugno aveva fatto il giro del web lo scatto di un uomo – un 34enne russo – che ne’ entrato a San Pietro, si è denudato completamente, mostrando una scritta dipinta sulla schiena: “Save children of Ukraina”, ossia “Salvate i bambini dell’Ucraina”. Non è stato catalogato come un attivista o esibizionista ma squilibrato.