Inceneritore a Santa Palomba, arriva la relazione degli esperti: “Impatto ambientale ed economico devastante”

Cittadini in piazza contro l'inceneritore di Santa Palomba. I sindaci: "Gualtieri non ha mai risposto alle nostre richieste di un confronto"

Dopo il ricorso al Tar dei sindaci di Pomezia, Ardea, Albano e Ariccia contro la scelta di realizzare l’Inceneritore a Santa Palomba, sono stati i cittadini sabato scorso, a riempire la piazza del Comune di Pomezia per esprimere il loro totale dissenso sulla presenza dell’impianto, che provocherebbe in tempi brevi gravi ripercussioni sul fronte della salute e dell’economia del territorio.

A confermarlo durante la manifestazione di ieri, sono stati gli esperti chiamati a fare sulla presenza dell’impianto, una relazione di valutazione previsionale del suo impatto ambientale.

Cittadini in piazza contro l’inceneritore di Santa Palomba. I sindaci: “Gualtieri non ha mai risposto alle nostre richieste di un confronto”

Sono venti i Comuni che stanno lottando con le unghie e con i denti per far si che l’inceneritore dei rifiuti di Santa Palomba, resti un progetto “su carta”.

L’ultimo step di questa lunga battaglia che non è ancora finita, dopo il ricorso al Tar di quattro comuni, si è svolto ieri a Pomezia, in un’assemblea pubblica nella piazza del Comune, che attendeva oltre al punto sulla situazione, soprattutto la relazione degli esperti.

Centinaia i cittadini che hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Coordinamento dei Comitati no discariche no inceneritori del IX Municipio di Roma e Pomezia e patrocinata dal Comune di Pomezia, e che si sono ritrovati ancora una volta, fianco a fianco con cinque sindaci intervenuti, dei comuni di Ardea, Albano Laziale, Marino, Ariccia oltre al comune ospitante di Pomezia.

Sulla situazione immutata, dopo la pubblicazione del bando e i vari dettagli relativi alla durata della concessione per realizzare l’inceneritore a Santa Palomba, che preoccupa per quella che è stata considerata “Una scelta scellerata sotto tutti i punti di vista”, proprio dal palco dell’assemblea è arrivato poi ieri il carico da dodici, con la lettura della relazione degli esperti.

Un dossier che gratuitamente è stato fornito alla causa per la valutazione dell’impatto ambientale ed economico dell’impianto industriale di incenerimento per combustione dei rifiuti, dal quale è emerso senza troppe sorprese, un risultato totalmente sfavorevole per il territorio.

Un impatto devastante, che potrà avere peraltro effetti su tutti i venti comuni che si trovano nell’area limitrofa all’impianto, i cui sindaci coesi, stanno portando avanti fin dal principio la battaglia contro la realizzazione dell’inceneritore.

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Da parte della sindaca di Pomezia che ha ospitato l’incontro pubblico le prime e più forti dichiarazioni sulla vicenda: “Gualtieri, presidente di Città Metropolitana, grazie ai suoi poteri speciali, pensa di poter disporre come crede dei territori degli altri – ha dichiarato Veronica Felici – Noi avremo ripercussioni importanti con la realizzazione del termovalorizzatore, che è in realtà un vero e proprio inceneritore: ne va della salute e del futuro dei nostri figli”.

Sul lavoro a pieno regime dell’inceneritore, che brucerà rifiuti per tutto il giorno senza interruzione con un effetto distruttivo su vari aspetti per i prossimi 30 anni, è intanto stato richiesto ancora una volta un confronto urgente con il primo cittadino della Capitale.

“Gualtieri – conferma la sindaca Felici – non ci ha mai risposto. Un fatto gravissimo che ci impone di andare avanti con ricorsi, proteste, e tutti gli strumenti possibili per difendere la salute dei nostri cittadini”.