Incidente col tram, “Ciro Immobile andava veloce”. La perizia “incolpa” il capitano della Lazio

In base alla perizia depositata in procura il capitano della Lazio non avrebbe rispettato il limite di velocità

Nella foto l'auto di Ciro Immobile

Ciro Immobile andava veloce, sforando il limite di velocità. Mentre il tram procedeva entro il suo limite, 25 km orari. Una condotta più prudente del capitano della Lazio avrebbe potuto scongiurare l’incidente che ha fatto contare 11 feriti, compreso il calciatore e due sue figlie. Lo stabilisce una perizia tecnica appena consegnata a piazzale Clodio.

In base alla perizia depositata in procura il capitano della Lazio non avrebbe rispettato il limite di velocità

Le conclusioni della perizia chiesta di magistrati che indagano sull’incidente di aprile tra il suv del capitano della Lazio e un tram e per cui si procede per lesioni gravi chiarisce che se il calciatore avesse rispettato la segnaletica stradale l’impatto non ci sarebbe stato.

In prossimità di un crocevia e delle rotaie del tram la Land Rover Defender di Immobile non avrebbe dovuto superare i 50 chilometri orari e invece procedeva a 65.

Il limite

Se avesse rispettato il limite, viaggiando a 45 chilometri orari, il capitano della Lazio avrebbe frenato in tempo scongiurando lo scontro in cui sono rimaste ferite 12 persone.

L’incidente era avvenuto in piazza delle Cinque Giornate, nella prima mattinata del 16 aprile. I feriti l’autista del tram e otto passeggeri del tram, lo stesso calciatore e due figliolette.

Immobile subito dopo l’incidente aveva accusato l’autista del tram di essere passato con il rosso: “Il mio semaforo era verde e non mi sono distratto, altrimenti non sarei riuscito a sterzare frenando immediatamente”.

Il conducente Atac sentito a verbale aveva raccontato tutt’altro: “Ricordo di aver superato il semaforo col verde e l’auto che sopraggiungeva a grande velocità”. Una ricostruzione confermata anche da alcuni passeggeri del tram.

Le conclusioni

Per calcolare la velocità il perito nominato dai magistrati si è affidato più che alle testimonianze, anche degli stessi passeggeri del tram e di passanti, alla ricostruzione della dinamica.

Nell’impossibilità di poter stabilire chi fosse passato con il rosso l’esperto si è concentrato sulla velocità.

Immobile aveva denunciato anche il sospetto malfunzionamento dell”impianto semaforico, tesi smentita a pochi giorni dallo scontro.

Il video pubblicato on line, lungi dal dimostrare malfunzionamenti, documenta invece la corretta sequenza normalmente seguita dopo un temporaneo spegnimento (in questo specifico caso dovuto a cause esterne)“, risponde a chiare note Roma Mobilità.