Acca Larentia, 5 denunciati tra estremisti e ultrà. Sotto accusa il saluto romano

Al vaglio della procura la prima informativa della Digos per i fatti della commemorazione di Acca Larentia

Un momento della commemorazione di Acca Larentia

Decine di identificati e solo cinque denunciati, per ora, per la commemorazione di Acca Larentia – organizzata il 7 gennaio di fronte all’ex sede dell’Msi dove nel 1978 vennero uccisi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni – e finita sotto accusa per l’assetto da squadristi e col saluto romano dei manifestanti.

Al vaglio della procura la prima informativa della Digos per i fatti della commemorazione di Acca Larentia

La procura di Roma sta valutando se aprire un’inchiesta per apologia di fascismo, come indicato dagli investigatori.

Una prima informativa è stata trasmessa dalla Digos che attraverso l’analisi dei filmati ha individuato e denunciato, tra i tanti, le prime cinque persone che hanno fatto il saluto romano.

Tra le decine di estremisti identificati ci sarebbero volti noti della galassia dell’estrema destra romana che ruota attorno a CasaPound e Forza Nuova. Ma anche esponenti degli Ultras Lazio, il gruppo di tifosi della curva Nord, nato dallo scioglimento degli Irriducibili di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik e finito assassinato.

Ad organizzare la manifestazione che si è tenuta nel pomeriggio, dopo che nella mattina c’era stato il ricordo istituzionale del Campidoglio e della Pisana, sono stati i militanti di CasaPound, appoggiati dall’ala giovanile del Blocco Studentesco.

La commemorazione della strage di Acca Larentia è considerata dalla Destra come una delle ricorrenze più importanti, un collante per le varie frange.

L’unica bandiera ammessa è quella italiana insieme a corone di fiori che i militanti di CasaPound hanno portato poi al mausoleo dei martiri fascisti al Verano dove le tre vittime di Acca Larentia riposano accanto a un marmo di Benito Mussolini.

Lo scontro politico

Intanto la commemorazione per l’eccidio di Acca Larentia ha scatenato uno scontro politico.

Quanto accaduto “suscita indignazione“, ma “vietare è controproducente“, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Sulla vicenda il presidente del Senato Ignazio La Russa difende Fratelli d’Italia, che “non c’entra“, e chiede “chiarezza” sul saluto romano, perché “per alcune sentenze della Cassazione non è reato, per altre sì”.  La vicenda irrompe anche nella campagna per le Europee.

Anche la politica europea commenta i fatti di Acca Larentia

In Europa non c’è posto per il saluto fascista e noi lo condanniamo con la massima fermezza. Siamo pienamente d’accordo e accogliamo con favore la chiara posizione assunta dal vice primo ministro Antonio Tajani su questo tema“, ha detto invece il leader del Ppe, Manfred Weber.

Il video dei saluti romani alla commemorazione di Acca Larentia è “scioccante“, “speravamo che cose simili appartenessero al passato e siamo profondamente preoccupati“, è stato il commento dei capogruppo dei liberali Ue di Renew Europe, Stephane Sejourné, parlando alla stampa martedì mattina a Bruxelles.

Alcuni anni fa non avremmo mai pensato di vedere immagini simili, queste immagini, e il ritorno dell’estrema destra in generale, sono qualcosa che noi non possiamo tollerare. Tolleranza e pace sono alla base del Dna europeo“, ha spiegato Sejourné.