Zoppica, parla italiano e rapina donne sole nel negozio: a Tivoli è caccia al bandito seriale

Sono almeno tre gli episodi denunciati in meno di un mese: il bandito seriale colpisce di giorno contro donne sorprese da sole nel negozio

Più che una psicosi è una vera caccia al bandito seriale che negli ultimi giorni ha preso di mira commercianti sorprese da sole nei loro negozi. E’ sempre lo stesso rapinatore che agisce puntando una pistola e, dopo aver preteso l’incasso, fugge a piedi zoppicando vistosamente.

Sono almeno tre gli episodi denunciati in meno di un mese: il bandito seriale colpisce di giorno contro donne sorprese da sole nel negozio

Sui social di Tivoli si moltiplicano le segnalazioni. La descrizione fatta da chi è stata rapinata e dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza coincide: si sa che è claudicante, parla italiano, è alto circa un metro e 80 e rapina con una pistola in pieno giorno. Ovviamente non è dato sapersi se l’arma è vera o una replica ma sui suoi obiettivi c’è una certezza: finora sono state solo donne.

Sono tre le denunce presentate finora da esercenti che sono state rapinate dal bandito seriale. Stando alle ricostruzioni sulle quali indagano polizia e carabinieri, la sequenza sarebbe iniziata il 9 dicembre presso un negozio di calzature per bambini di via Colsereno. Il malvivente si è presentato poco prima delle ore 16,00 con il volto travisato dal cappuccio della felpa calato fino agli occhi e lo scaldacollo fino al naso. Nell’esercizio in quel momento c’era solo la titolare che si è vista puntare una pistola ad un fianco con la pretesa di consegnare l’incasso, che ammontava a poco meno di 200 euro.

Ottenuto il bottino, l’uomo è scappato mostrando una zoppia alla gamba sinistra che potrebbe essere solo un espediente per evitare che la vittima si potesse concentrare su altri particolari.

Un blitz analogo, sempre ai danni di un negozio di calzature, stavolta in via Empolitana, è stato denunciato il 30 dicembre. Il bandito, sempre con il volto coperto da cappuccio e scaldacollo, stavolta ha rapinato la commessa. Anche in questo caso è apparsa nelle sue mani una pistola e dopo il colpo l’uomo si è allontanato a piedi zoppicando.

Terza rapina denunciata, infine, è quella del 4 gennaio. L’attività scelta in quel caso, è stata una cartoleria in via dei Sosii. L’uomo si è presentato intorno alle ore 10,00 all’unica persona presente nel negozio, una donna di 60 anni, intimandogli la consegna dell’incasso. In questo caso il bandito sarebbe apparso molto nervoso e si sarebbe soffermato più di qualche minuto all’interno del negozio, preoccupato forse per l’andirivieni di passati in strada.

Il tam tam sui social

Nei gruppi social si è scatenato il tam tam per segnalare le rapine e indicare avvistamenti, presunti o reali, del fantomatico rapinatore seriale. “L’ho visto stasera al semaforo dell’ospedale che andava verso Colsereno, con cappuccio nero e scaldacollo fino agli occhi. Mai visto ma ho avuto subito la sensazione di un rapinatore” indica Pamela. “Se lo becco io, vi farò sapere quando si terrà il funerale” replica senza mezzi termini Daniele.