Acilia, posa della prima pietra d’inciampo: sarà dedicata al partigiano Lido Duranti

Lido Duranti diede vita alla "Banda di Acilia": venne trucidato alle Fosse Ardeatine dopo essere stato torturato

Acilia, posa della prima pietra d’inciampo: sarà dedicata al partigiano Lido Duranti
Lido Duranti (foto: Anpi X Municipio)

La prima “pietra d’inciampo” del X Municipio sarà per Lido Duranti, capo partigiano del III plotone distaccato di Acilia, assassinato alle Fosse Ardeatine. L’appuntamento è per martedì 9 gennaio alle ore 15 in via Giampietro Ferraris 46, a Casette Pater.

Nel X Municipio torna, quindi, il tema della memoria e delle “Pietre d’inciampo”. Così si intitola anche il cortometraggio realizzato dai piccoli cineasti della scuola primaria Così per gioco di Casal Palocco, in rete con gli alunni dell’IC Fabrizio De Andrè di Pomezia in collaborazione con L’age d’or, Animundi, Ente dello Spettacolo e Canale 10. Si tratta di un progetto, “Pietre d’inciampo” appunto, che fa riferimento all’iniziativa dell’artista tedesco “Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti”.

Lido Duranti diede vita alla “Banda di Acilia”: venne trucidato alle Fosse Ardeatine dopo essere stato torturato

Sarà dedicata a Lido Duranti, capo partigiano della “Banda di Acilia”, la prima pietra  d‘inciampo del X Municipio. Duranti venne assassinato alle Fosse Ardeatine, dopo essere stato arrestato e successivamente prelevato, il 24 marzo del 1944, insieme ad altri 334 cittadini innocenti.

A lui si è deciso di dedicare questa prima posa in opera della pietra, come annuncia la sezione locale dell’Anpi “Elio Farina”, che invita a partecipare all’evento che lo ricorderà ora e in futuro.

“Sarà un momento intenso ed emozionante di riflessione, di memoria ma soprattutto di impegno”, scrive Anpi. Un invito rivolto a “dirigenti scolastici a far partecipare le studentesse e gli studenti per proseguire il percorso di conoscenza che ci porterà al 27 gennaio, al 24 marzo e al 25 aprile e approfondire la conoscenza della nostra storia, della nostra vita democratica e della libertà conquistata che va difesa ogni giorno”.

Lido Duranti era nato il 7 aprile del 1919 a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa. La sua vita si fermò quando non aveva nemmeno compiuto 25 anni.

Faceva parte di una famiglia molto numerosa, che arrivò a Roma nel ’36 e ad Acilia, nelle Casette pater 361, nel 1940. Fu anche inviato in Libia ma a novembre del 1941 rientrò. Venne congedato poiché al fronte aveva altri fratelli e iniziò a lavorare alla Pirelli.

La sua famiglia aveva una tradizione antifascista e Lido, insieme al fratello Nello, diede vita ad una banda partigiana ad Acilia raggruppando compagni che arrivavano da Bandiera Rossa e dal Partito Comunista italiano.

Nacque, così, il gruppo “Banda di Acilia”, 30 elementi nella VII Zona. Si adoperavano in particolare per trasportare e recuperare armi ed informazioni sull’area foce del Tevere/Ostiense.

Il ruolo di Lido, probabilmente tradito da una donna che aveva frequentato, era quello di coordinare il reperimento di materiale bellico da consegnare alla VII Zona.

Venne arrestato il 27 febbraio 1944 e portato a Regina Coeli, dove rimase fino al 15 marzo. Poi venne trasferito dalle SS a via Tasso dove venne torturato affinché rivelasse i nomi dei compagni. Non parlò mai. Non fece i nomi presenti sulla lista che aveva inghiottito prima di essere arrestato.

Il 24 marzo del 1944 venne prelevato e portato alle Fosse Ardeatine, dove venne ucciso.

Per approfondire il progetto “Pietre d’inciampo” portato avanti dalle scuole, con relativo video, puoi cliccare sulle parole chiave colorate in arancione.