Per il tragico mortale fissata la data del processo: il giudice dovrà valutare la richiesta di patteggiamento dell'imputato
E’ stata fissata la data del processo per l’incidente mortale costato la vita a Casal Palocco al piccolo Manuel Proietti, di soli 5 anni. Il giudice per l’udienza preliminare dovrà ora nell’udienza decidere la richiesta di patteggiamento avanzata dall’imputato, lo youtuber Matteo Di Pietro, il giorno dell’incidente impegnato in una sfida social.
La data è stata fissata per il 31 gennaio a piazzale Clodio. Il giudice dovrà vagliare la richiesta di patteggiamento a 4 anni di carcere avanzata dall’imputato che il 14 giugno alla guida del suv Lamborghini, preso a noleggio, travolse la Smart su cui viaggiavano il bimbo, la mamma e la sorellina.
La Procura ha dato parere favorevole alla richiesta avanzata dai difensori del ventenne accusato di omicidio stradale e lesioni.
Non è scontato, però, che il giudice accolga la richiesta di patteggiamento: potrebbe valutare la pena troppo bassa, non consona considerate anche le aggravanti della guida a velocità sostenuta.
C’è un precedente abbastanza recente a piazzale Clodio. Ad aprile un gup ha rifiutato il consenso al patteggiamento richiesto da un 43enne che ubriaco e a folle velocità travolse alla guida di una Mercedes l’auto di un 20enne di Fiumicino, Aldo Abbrugiati, uccidendolo.
Processato con un altro rito alternativo, l’abbreviato, era stato poi condannato a 6 anni di carcere.
Per lo youtuber protagonista del drammatico incidente a Casal Palocco la procura di Roma procede per omicidio stradale per la morte del bimbo e per lesioni per il ferimento della mamma e della sorellina.
Nel capo di imputazione si accusa il ventenne di aver causato la morte del piccolo “per colpa consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia” e “inosservanza delle norme sulla circolazione stradale avendo tenuto una velocità eccessiva (di circa 120 Km/h) su via Di Macchia Saponara in rapporto al limite imposto (50 km/h)”.
Il conducente nel corso dell’interrogatorio di garanzia, subito dopo il fermo, aveva dichiarato che procedeva a 65 km l’ora mentre il gps istallato sul suv Lamborghini avrebbe segnato poco prima 124 km l’ora.
E’, comunque, inoppugnabile che il limite di velocità segnalato su via di Macchia Saponara, dove è avvenuto il tragico impatto, è di 30 km l’ora. E un altro dato incontestabile è che la Smart ForFour guidata dalla mamma di Manuel, impegnata nella svolta a sinistra, è stata trascinata per quasi 22 metri dal punto dell’impatto con la Urus Lamborghini, la potente auto presa a noleggio per la sfida social.