Incendio di Malagrotta, escluse polveri sottili verso Fiumicino e Fregene

Maxi incendio al TMB1 di Malagrotta: arrivano i primi dati sulle polveri sottili e la diossina

Roma: sono passate 24 ore dallo spegnimento dell’incendio al TMB1 di Malagrotta, partito nel pomeriggio del 24 dicembre, e ora la preoccupazione, oltre alla massa di rifiuti bruciati e l’unico impianto ormai irrimediabilmente fuori uso, si sposta sulla qualità dell’aria, con i primi dati sulle polveri sottili e la diossina.

Maxi incendio al TMB1 di Malagrotta: arrivano i primi dati sulle polveri sottili e la diossina

Mentre raccogliamo ancora i pezzi della catastrofe di Malagrotta, l’ennesima di gravissima entità a distanza di meno di due anni dal vasto incendio del giugno 2022, arriva da Arpa l’aggiornamento più atteso circa i valori di particolato aerodisperso rilevati dalle centraline fisse.

Sono quattro in particolare quelle che monitorano l’aria in modo fisso più vicine a Malagrotta, dove ieri stando ai dati raccolti dopo il maxi-incendio nell’impianto TMB1 di trattamento dei rifiuti, non sarebbero stati rilevati cambiamenti rilevanti rispetto a quelli del giorno precedente. Per quanto riguarda le polveri sottili dunque, e cioè (PM10), i valori raccolti si trovano tra i 31 e 35 mg per metro cubo, ampiamente entro il limite di legge di 50 mg per metro cubo.

In attesa dei dati dei campionatori, i primi rilevati confermano anche la prima previsione sullo spostamento della nube, che fin da subito sembrava spostarsi verso i quartieri Aurelio e Ottavia, e dunque distanziandosi dalle zone di Fiumicino e Fregene.

Una mappatura di PM10 confermata dai valori di polveri sottili raccolti dalle quattro centraline fisse di Malagrotta, a 3 km dal sito dell’incendio, Castel di Guido, a 7 km dal rogo; e Fiumicino, dove gli apparecchi per il rilevamento dei particolato aerodisperso sono due e a 12 km di distanza dalla catastrofe del TMB1.

Nelle prossime ore i dati più attesi sono quelli sulle diossine con i valori che l’Arpa comunicherà prontamente e rilevati dai due campionatori installati ieri proprio a ridosso dell’incendio, in particolare a nord est, ad una distanza inferiore ad 1 km e uno a sud ovest ad un centinaio di metri dall’area andata a fuoco.