Indagato per falso a Roma il chirurgo del Papa

Il chirurgo avrebbe messo la sua firma su operazioni eseguite da altri: riscontri ancora al vaglio

policlinico gemelli
L'ingresso del Policlinico Gemelli

Il chirurgo di Papa Francesco, Sergio Alfieri, è finito nel registro degli indagati della Procura di Roma con l’accusa di falso in atto pubblico: avrebbe firmato il registro degli interventi operatori ma in molti casi non sarebbe stato lui a operare quei pazienti. Il tutto al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, l’ospedale più noto a tutti come quello del Papa.

Il chirurgo avrebbe messo la sua firma su operazioni eseguite da altri: riscontri ancora al vaglio

All’origine dell’inchiesta – secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa – ci sarebbe un esposto del 9 febbraio scorso consegnato ai vertici investigativi del Nas che dà voce ai malumori in sala di attesa: Alfieri firma le operazioni di più pazienti negli stessi orari.

Sulla scorta di quelle indicazioni, il Nas ha acquisito dalla direzione sanitaria decine di cartelle cliniche e altrettanti faldoni sia cartacei sia digitali.

Gli accertamenti

Tutta la ricostruzione parte da luglio 2022 e l’ipotesi su cui si indaga è quella di un collaudato sistema che grazie all’alternanza delle firme nel registro operatorio permettesse al chirurgo di fare più interventi in regime privato.

A quanto riporta la Stampa sarebbero state scoperte date in cui Alfieri risultava in sala operatoria ma in realtà era presente a convegni e riunioni interne del Gemelli.

Sulla scorta di quelle indicazioni, il Nas ha acquisito dalla direzione sanitaria decine di cartelle cliniche e altrettanti faldoni, sia cartacei sia digitali.

Ha operato il Papa due volte

Il chirurgo Sergio Alfieri ha operato due volte il Papa: nel giugno 2023 e due anni prima.

Alfieri, 57 anni e chirurgo addominale, è professionalmente nato all’università Cattolica dove si è laureato. Anche nel 2021 ha avuto come paziente il Santo Padre, affetto da diverticolite al colon. Lo scorso giugno invece l’intervento per una ernia alla parete intestinale.

Chi è

Il chirurgo, romano, fino ad oggi ha condotto più di 10mila interventi. Proviene dalla scuola dei chirurghi vicini ai pontefici.

Alfieri è stato infatti allievo di Giovanni Battista Doglietto, che a sua volta è stato nella equipe di Francesco Crucitti, passato alla storia come il chirurgo di Giovanni Paolo II per averlo operato tre volte.

Lo specialista in particolare si è dedicato alla chirurgia colo rettale, sviluppando le tecniche mininvasive (laparoscopica e robotica) con una percentuale che oggi si attesta all’85%.

La versione del Gemelli

In merito all’articolo pubblicato su La Stampa il Policlinico Gemelli scrive: “Con riferimento alle notizie di stampa su una indagine della Procura della Repubblica di Roma, esprime la propria fiducia nei confronti della magistratura che sta svolgendo le indagini, alla quale continua ad assicurare la più ampia collaborazione, nell’ottica di chiarire ogni aspetto.

Nel contempo, esprime la massima fiducia nell’operato del Professor Sergio Alfieri e nelle sue indiscutibili qualità professionali e umane

Il Policlinico Agostino Gemelli respinge qualsiasi strumentale tentativo di offuscare l’operato di una struttura che ogni giorno eroga, a tutti coloro che vi si rivolgono, cure di elevata e riconosciuta qualità.

Il Policlinico Gemelli è un ospedale di eccellenza, le cui procedure e processi sono verificati e valutati da autorevoli enti internazionali (in particolare la Joint Commission International): quale Fondazione non profit, persegue, al tempo stesso, la massima efficienza, qualità e umanità delle cure cliniche e delle soluzioni organizzative, unitamente al rigoroso rispetto delle procedure e della legalità a tutti i livelli.

Canaledieci.it ricorda che l’inchiesta è ancora in fase di indagine e quindi i fatti ipotizzati non possono ritenersi acclarati e l’indagato non può ritenersi colpevole.