Era uno degli appuntamenti più attesi di “Più libri più liberi” quello che ha visto salire sul palco dell’Auditorium della Nuvola dell’Eur, a Roma, il fumettista Zerocalcare intervistato da Serena Dandini. L’uscita dell’ultimo lavoro e il compleanno che festeggerà a giorni, il prossimo 12 dicembre, hanno rappresentato l’occasione giusta per spaziare tra personaggi, vita quotidiana, ricordi e attualità. Tempo di bilanci, alla soglia dei 40 anni, per uno degli autori in assoluto più amati dal pubblico.
Il noto fumettista Zerocalcare intervistato da Serena Dandini sul palco di Più Libri più Liberi
Zerocalcare, dopo il firmacopie dell’8 dicembre per “Enciclopedia Calcarea”, è stato protagonista con Serena Dandini del tutto esaurito per il divertente confronto in cui sono stati svelati i retroscena che hanno portato alla creazione e alla definizione dei caratteri dei protagonisti dei suoi fumetti.
“Enciclopedia Calcarea” è il suo ultimo lavoro, un vademecum che mette alla prova il lettore e lo spedisce diretto nel mondo di tanti personaggi iconici.
Sul palco si è parlato di tante cose e di tanti argomenti in questa intervista durata una cinquantina di minuti: dagli inizi all’affermazione nella carriera di fumettista, dalle tematiche dei libri al Kurdistan, dal patriarcato ai centri antiviolenza, passando per Rebibbia e l’attualità politica. Voci e sensazioni che hanno animato i suoi volumi, facendolo svettare in testa agli indici di gradimento del pubblico.
E lui, sempre gentile, dispensa saluti e sorrisi.
“Di fronte a mille persone mi agito tantissimo”, ha detto il fumettista. E alla domanda della Dandini “ti senti ancora in colpa perché hai successo?”, la risposta è stata: “Sì, non è che mi sento in colpa, perché non ho fatto niente a nessuno, però è ovvio che se ci stanno amici miei che sono centomila volte più generosi di me, più fighi di me, più colti di me e che stanno a fare l’inventario al supermercato, mi fa sentire parte di un meccanismo un po’ di ingiustizia“.
La Dandini ha poi esclamato: “Tiro fuori la carta Roma”. La Capitale è sempre stata una grande ispiratrice per Zerocalcare. “Qui non ti puoi mai prendere troppo sul serio –ha detto il fumettista – perché intorno hai un mondo pronto a darti del mitomane e questo ti porta a fare ironia su te stesso”.
Molto umilmente ha detto anche di aver puntato tutto su questo mestiere poiché non ha piani B. “”Non so fare nient’altro. Quando mi ha detto bene con i fumetti avevo un mese di autonomia di affitto e poi sarei tornato a vivere a casa di mia madre”, ha rivelato.
“Più libri più liberi” prosegue anche nella giornata di domani, domenica 10 dicembre.
(foto e video di Marco Simoni)
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