Mortale a Casal Palocco. Associazioni vittime della strada: “Sostegno al Gip sul rito immediato per omicidio stradale”

Per l'omicidio stradale del piccolo Manuel Proietti ottenuto il giudizio immediato: plauso delle associazioni di Vittime della strada alla decisione del GIP

Nella foto il marciapiede pieno di fiori nel punto in cui il piccolo Manuel Proietti ha perso la vita - canaledieci.it

In queste ore decisive per la drammatica vicenda del piccolo Manuel Proietti, il bimbo di 5 anni deceduto sulla Smart ForFour travolta dal suv Lamborghini condotto da Matteo Di Pietro, la decisione del GIP di chiedere e ottenere il processo immediato fa sperare in una svolta su questo e su altri casi di omicidio stradale.

Le Associazioni di Familiari, Vittime della Strada e Mamme Coraggio, appreso del processo immediato richiesto e ottenuto per il giovane conducente, danno massimo supporto al Gip della Procura di Roma.

Per l’omicidio stradale del piccolo Manuel Proietti ottenuto il giudizio immediato: plauso delle associazioni di Vittime della strada alla decisione del GIP

Potrebbe rappresentare una svolta per i casi di omicidio stradale, la richiesta e l’ottenimento da parte del GIP della Procura di Roma del processo immediato per il giovane Matteo Di Pietro.

Per il 20enne indagato per l’omicidio stradale avvenuto il 14 giugno all’angolo tra via di Macchia Saponara, e via Archelao di Mileto a Casal Palocco, quando a bordo di un Suv Lamborghini ha travolto la Smart Forfour su cui viaggiava il piccolo Manuel Proietti deceduto, la procura ha accordato colpe di negligenza, imprudenza ed imperizia, oltre che inosservanza delle norme sulla circolazione stradale.

L’auto viaggiava ad una velocità spropositata poi rilevata con la perizia cinematica che all’esito della ricostruzione di quel terribile incidente accertò che il Suv viaggiava a 120 Km orari su via Di Macchia Saponara, rispetto al limite imposto che era ed è, di 50 km orari.

“Il processo fissato al 27 febbraio rappresenta, per noi associazioni una svolta per l’omicidio stradale – hanno dichiarato Alberto Pallotti, dell’Ass. Unitaria Familiari e Vittime della Strada ed Elena Ronzullo dell’Ass. Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV, Elena Ronzullo -. Così si conferisce facoltà al GIP di evitare la proposta della difesa dell’imputato, del rito abbreviato e del patteggiamento. In questo modo dunque, potrebbero diminuire concretamente i casi di omicidio stradale – concludono -, dato che le pene potrebbero diventare certe”.

Il portavoce delle associazioni,Biagio Ciaramella, ribadisce che da anni esiste una vera e propria battaglia anche a mezzo stampa per far sì che l’omicidio stradale diventi un fatto culturale e sociale.

“È importante che se ne parli, che si affronti il problema quotidianamente, soprattutto nelle scuole, perché mettersi alla guida può divenire un pericolo per sé e per gli altri”.