Ospedale chiuso e pronto soccorso: la procura apre un fascicolo
L’ospedale chiuso, il pronto soccorso inagibile, tre ricoverati morti e 200 evacuati. E’ drammatico il bilancio dell’incendio che si è sviluppato la notte scorsa all’ospedale di Tivoli.
Il sistema anti incendio non ha funzionato. Quando le fiamme, che si sono scatenate a ridosso di un deposito sul versante dell’ospedale che affaccia sull’Aniene, si sono incanalate in una parte del reparto di radiologia e quindi al pronto soccorso era già troppo tardi. Bisogna salvare i pazienti.
Una infermiera in nottata ripeteva ad alta voce: “Siamo stati bravi”. Sconvolti i familiari dei ricoverati: “Siamo stati anche ore senza sapere che fine avessero fatto i nostri cari”.
La procura ha aperto un fascicolo mentre Polizia scientifica e vigili del fuoco tentano di ricostruire le cause dell’incendio.
Intanto il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha aggiornato il bilancio del dramma con una nota.
“Con sommo dispiacere devo però comunicare il bilancio di tre morti. Oltre alle tre vittime dell’incendio, i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di una quarta persona, già deceduta mezz’ora prima dell’incendio”, fa sapere Proietti.
“Sono stato in campo con il COC, Centro Operativo Comunale, per tutta la durata dell’emergenza”, assicura il sindaco.
“Fin dallo scoppio dell’incendio numerose squadre dei Vigili del Fuoco, moltissime squadre della Protezione civile di Tivoli, tutte le forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale di Tivoli), oltre a tutto il personale sanitario interno all’ospedale, si sono adoperati instancabilmente per gestire la difficile situazione, in particolare per evacuare i pazienti nel minor tempo possibile e in sicurezza e, nel caso della Protezione civile di Tivoli, per allestire la vicina palestra comunale Maramotti con coperte, letti e cuscini”, aggiunge.
Proprio nella palestra i pazienti evacuati sono stati trasferiti gradualmente, in attesa di essere poi trasportati dalle ambulanze presso altri centri ospedalieri. Le fiamme sono state domate nella notte.
“Il mio pensiero – conclude il sindaco – va alle vittime e alle loro famiglie, ai pazienti evacuati e ai loro cari che hanno dovuto vivere l’angoscia di questa notte“.