Roma, si libera dell’abito da sposa ma “sbaglia” cassonetto: ecco dove finisce il rifiuto

Una storia d'amore finisce e l'abito bianco diventa un rifiuto indifferenziato: il ritrovamento dei netturbini diventa una storia virale  

nella foto l'abito da sposa abbandonato ai cassonetti - welcome to favelas

E’ una foto che testimonia la fine di un amore, quella diventata virale da qualche ora dell’abito da sposa abbandonato in bella mostra sui cassonetti dell’indifferenziata di una strada che lasceremo anonima della Capitale.

Come si dice in questi casi, quando sono coinvolti i sentimenti tutto sembrerebbe essere concesso, ma in questo caso no, visto che a meno di un blitz da parte di qualche giovane futura sposa senza troppi problemi di scaramanzia, l’abito conferito in modo errato diventa un problema come un altro anche per l’AMA.

Una storia d’amore finisce e l’abito bianco diventa un rifiuto indifferenziato: il ritrovamento dei netturbini diventa una storia virale

Nonostante all’album delle curiosità per gli oggetti ritrovati dai netturbini romani appartengano un bel po’ di aneddoti, il “rifiuto” che si sono ritrovati davanti oggi gli operatori ecologici dell’AMA nei pressi di una fila di contenitori della spazzatura, vanta sicuramente pochi precedenti in tutta Italia.

Appeso con una stampellina all’angolo di un cassonetto dell’Indifferenziata c’era infatti l’ultimo dei rifiuti immaginabili, soprattutto considerato quello che rappresenta per chi lo ha vestito o chi doveva ancora indossarlo: un abito da sposa.

Il risultato forse di una storia d’amore che è finita prima del fatidico sì, e per tutta reazione ha visto la futura sposa furiosa, far saltare tutto con una decisione, che è sembrata più un gesto di spregio piuttosto che la volontà di eliminare dall’armadio l’ingombro dell’abito bianco.

Nel decidere di abbandonarlo tra i rifiuti però si intravede anche la possibilità che la stessa ex futura sposa abbia voluto mettere l’abito a disposizione di qualche sposina con pochi mezzi per comprarsene uno tutto suo. E a questo punto abbiamo chiesto ad un’esperta incaricata dalla Regione Lazio della differenziazione dei rifiuti, cosa comporta prendere le cose dentro i cassonetti della spazzatura, e se si tratta di un reato.

Se si prendi quello che ci interessa fuori dal cassonetto, non risulta reatospiega Carla Tolu, che ha ricevuto già qualche anno fa un attestato per il “Decoro urbano” dalla Regione Lazio, e che è diventata, per il suo lavoro di volontariato che si occupa di evitare il solito spettacolo indecoroso attorno ai cassonetti, una esperta su come bisogna conferire le varie tipologie di rifiuti nei cassonetti, e delle norme e regolamenti dell’AMA

“E’ altrettanto vero – prosegue -, che invece se si attinge all’interno del contenitore dell’immondizia si commette reato, perché la spazzatura regolarmente infilata nel cassonetto diventa nel momento stesso in cui la getti, di proprietà del Comune di Roma. Le cose appese al cassonetto come il caso dell’abito da sposa, sono per così dire bordenline visto che il cassonetto stesso è di proprietà del Comune”

Quanto vale la spazzatura tessile per il Comune di Roma? Nel 2022 quasi 5 milioni di euro di ricavi con il trattamento dei tessuti gettati

Ora come ora con quel che costano gli abiti, si può sperare veramente che qualche fanciulla non vanifichi il lavoro certosino di una sarta o sarto e lo arraffi al volo ma con la dovuta accortezza, visto che in realtà il gesto è un reato, che corrisponde alla sottrazione di un bene che varcato lo sportello del contenitore della spazzatura, diventa di proprietà pubblica.

Un rifiuto per chi lo ha abbandonato che invece è prezioso (se correttamente conferito) per il Comune di Roma, che ha fatto conoscere già qualche anno il valore economico del trattamento del tessile buttato.

Talmente tanto importante per l’economia del Comune da far pensare alla Giunta Gualtieri di aumentare la collocazione dei contenitori di rifiuti tessili. Tutto fa brodo come si suol dire per fare cassa, anche se ai romani al di là del business alternativo, basterebbe avere marciapiedi dove camminare e non discariche.

Il Piano rifiuti per le feste di Natale doveva già essere operativo

Intanto con il piano rifiuti approvato dal Campidoglio per le feste di Natale che come da tradizione partono dalla Festa dell’Immacolata, i cittadini che dovranno prepararsi all’arrivo di oltre 300mila persone nella Capitale, auspicano veramente che il lavoro potenziato promesso parta anche un po’ prima, visto che la produzione massiccia di rifiuti stimata in questo lungo periodo sarà di oltre 15mila tonnellate in più rispetto alla media.