Uccise la moglie nel sonno, il giornalista Rai Gianluca Ciardelli assolto

Lorella Tomei, 63 anni, era stata uccisa con un vaso: poi la telefonata dell'ex giornalista al figlio

Risse a Ostia e Acilia - foto di repertorio

Assoluzione piena perché incapace di intendere e di volere al momento del fatto. La I Corte d’Assise di Roma ha escluso che Gianluca Ciardelli, il giornalista e autore televisivo Rai che nel maggio 2021 ha ucciso nel sonno la moglie Lorella Tomei, nel loro appartamento a Balduina, ha escluso il gesto voluto.

Lorella Tomei, 63 anni, era stata uccisa con un vaso: poi la telefonata dell’ex giornalista al figlio

L’imputato, all’epoca 63enne come la moglie, però, per motivi di sicurezza, dovrà restare 15 anni ricoverato in una Rems. Ad assistere alla sentenza il figlio della coppia.

Ciardelli ha brutalmente assassinato la moglie. Da rappresentante dell’accusa, a fronte di un delitto così efferato come questo, avrei chiesto di certo il carcere a vita. Ma in questo caso l’atto è stato commesso in completo stato di incapacità di intendere e di volere dell’imputato”, ha spiegato il pm Antonio Verdi per motivare la decisione della richiesta di assoluzione alla Corte. Richiesta accolta con la sentenza assolutoria piena.

La perizia

Totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto”: a chiudere il caso sotto il profilo psicologico i risultati della perizia effettuata dai medici legali Vittorio Fineschi e Rolando Paterniti.

La donna – come ricostruito poi dai carabinieri – era stata colpita nel sonno con più suppellettili, un vaso in particolare. Il marito poi venne trovato accanto al suo cadavere, sul letto, mentre leggeva un libro.

Il 22 novembre, i due periti, nominati dai giudici della I Corte d’Assise, avevano illustrato le conclusioni sullo stato mentale dell’imputato al momento del delitto.

Siamo in presenza di un soggetto affetto da una grave forma di disturbo bipolare maniacale. La sua è stata una lunga storica clinica accompagnato da un disturbo dell’umore gravissimo”, la loro spiegazioni.

Il demone e i massoni

Quando i consulenti tecnici chiesero all’ex giornalista perché avesse ucciso la moglie, lui aveva risposto farneticando di demoni e massoni. “Mi hanno guidato i massoni“, la sua giustificazione, “dalla testa di mia moglie usciva un demone“.

Un altro femminicidio

Condanna all’ergastolo invece oggi per Benedetto Vultaggio l’operaio 47enne che nel giugno 2022 ha ucciso a Rimini con 14 colpi di mattarello e 51 coltellate Cristina Peroni, la compagna 33enne. La giovane donna si era trasferita da Mentana a Rimini per convivere col compagno. La mattanza quando il loro unico figlioletto non aveva ancora sei mesi.