Cristina Peroni, uccisa con 50 coltellate: ergastolo al compagno

Nessuno sconto di pena: per il compagno deciso l'ergastolo. Maltrattava la donna, originaria di Mentana, già da tempo

Cristina Peroni, la donna di Mentana uccisa dal compagno

Condanna all’ergastolo per l’omicidio di Cristina Peroni, la 33enne di Mentana uccisa a Rimini con una cinquantina di coltellate dal compagno Benedetto Vultaggio, un operaio di 48 anni. La sentenza è stata emessa oggi dalla Corte di Assise di Rimini.

Nessuno sconto di pena: per il compagno deciso l’ergastolo. Maltrattava la donna, originaria di Mentana, già da tempo

La Corte ha riconosciuto tutte le aggravanti come contestate dal pm, Luca Bertuzzi: futili motivi, crudeltà e il fatto di aver compiuto il delitto durante la convivenza con la compagna, che meno di sei mesi prima gli aveva dato un figlio.

Cristina infatti è stata uccisa, ha sostenuto la pubblica accusa, al culmine di una serie di maltrattamenti. L’omicida l’ha colpita mentre teneva in braccio il figlio di pochi mesi con 14 colpi di matterello sulla testa e poi con 51 coltellate.

La Corte ha inoltre condannato Vultaggio al risarcimento delle parti civili da definirsi in sede civile, ma subito ha assegnato una provvisionale di 150 mila euro a favore del figlioletto avuto con la vittima.

Presente in aula, Vultaggio non è apparso sorpreso della condanna inflittagli. Il difensore l’avvocato Massimiliano Orrù, però, che puntava sull’infernità mentale, già pensa all’appello.

La perizia

Il legale di Vultaggio aveva dato il consenso all’acquisizione del fascicolo della procura, rinunciando all’ascolto dei testimoni, fatta eccezione per il consulente di parte, lo psichiatra Daniele Donati, che ha redatto una perizia secondo la quale l’imputato, all’epoca dei fatti seguito dal Centro di salute mentale di Rimini, sarebbe stato affetto da un disturbo di personalità.

Una conclusione opposta a quella del consulente della procura, firmata dallo psichiatra, per il quale l’imputato era in grado di intendere e volere nel momento in cui ha assassinato con tanta crudeltà la compagna.

La donna probabilmente non era scappata prima da casa perché temeva conseguenze per il bambino avuto con quello che si è rivelato il suo assassino.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO