Roma, riempito di botte per portafogli e auricolari dopo mesi riconosce gli aggressori: uno è ancora libero

Derubato con una violenza inaudita, finisce in gravi condizioni al Policlinico Umberto I: dopo tre mesi di immagini passate al setaccio salta fuori il volto di uno dei due aggressori appena 23enne

Ci sono voluti tre mesi per rintracciarlo tramite le immagini della videosorveglianza, ma alla fine il volto di uno dei due complici responsabili di una violenta aggressione in strada a scopo rapina a danno di un 34enne, è stato identificato, e arrestato grazie al riconoscimento della vittima, che a causa delle botte ricevute era finito in ospedale con gravissime lesioni. Ancora in libertà il complice del 23enne finito in manette.

Derubato con una violenza inaudita, finisce in ospedale in gravi condizioni: dopo tre mesi di immagini passate al setaccio riconosce il volto di uno dei due aggressori appena 23enne

Appena 23enne, il 26 agosto di quest’anno insieme ad un altro soggetto a cui i Carabinieri stanno ancora dando la caccia, si era appostato in strada nei pressi di via Marsala di fronte ad uno degli ingressi della Stazione Termini, e al passaggio di un uomo aveva deciso di scagliarglisi addosso per derubarlo del portafogli e delle cuffie auricolari.

Un bottino ottenuto con una violenza inaudita, a calci e pugni in un’aggressione che ha visto in poco tempo la vittima cedere a accasciarsi per terra, nonostante il tentativo di reagire al bersagliamento di botte dei due rapinatori, poi fuggiti tra le vie della zona, dopo avergli strappato gli auricolari e vuotato le tasche.

Il 34enne ferito dopo poco, è stato fortunatamente notato e soccorso dai passanti che hanno chiamato i soccorsi. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Policlinico Umberto I° dove è rimasto ricoverato con 30 giorni di prognosi.

Sono stati i Carabinieri della Stazione Roma Macao, dal momento della  denuncia del 34enne, ad avviare le indagini per identificare i responsabili e, grazie ad un lungo lavoro di acquisizione e analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, sono riusciti a cristallizzare e identificare il volto di un giovane, che grazie al riconoscimento della vittima, si è rivelato il 23enne che in concorso con un altro uomo lo aveva aggredito a scopo rapina tre mesi prima, facendolo finire in un letto di ospedale.

In queste ore il G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma ha quindi emesso l’ordinanza che dispone la misura cautelare in carcere dell’uomo, risultato peraltro un senza fissa dimora e con precedenti. Una risoluzione a metà delle indagini che stanno proseguendo per identificare anche il complice ancora in libertà.

Il 23enne intanto dovrà rispondere dei gravi indizi di colpevolezza per reati di rapina in concorso e gravi lesioni personali gravi. Al momento considerato lo stato del procedimento, l’indagato deve essere ritenuto innocente fino a sentenza definitiva.