Monica Leofreddi investita da un Van a Termini: l’autista l’accusa di fingere e non la soccorre

Roma, investita a Termini Monica Leofreddi. Lo sfogo della conduttrice RAI: "Nessuno mi ha soccorsa e l'autista che mi ha travolto, mi ha accusata di fingere"

Nella foto la conduttrice RAI Monica Leofreddi - profilo social

Si copre parte del volto Monica Leofreddi, nella foto che alla fine di un brutta vicenda ha deciso di scattare, nella tranquillità della sua casa romana, e che mostra le escoriazioni dovute ad un incidente avvenuto qualche ora prima a Termini.

Mentre si trovava in stazione in attesa di un taxi, la conduttrice è stata vittima di un investimento da parte di un Van che l’ha travolta facendo manovra, e buttandola sull’asfalto a faccia avanti. La donna che invece di essere soccorsa dal conducente, è stata accusata di fingere e maltrattata, ha affidato il suo sfogo sui social.

Roma, investita a Termini Monica Leofreddi. Lo sfogo della conduttrice RAI: “Nessuno mi ha soccorsa e l’autista che mi ha travolto, mi ha accusata di fingere”

La denuncia di un comportamento incivile nella sua amata città, alla fine ha deciso di farla Monica Leofreddi la conduttrice Rai che la scorsa sera di rientro da Milano a Termini, è stata investita senza soccorso e perfino accusata di essersi buttata per terra.

Una mortificazione che ha ferito la donna ancor più delle escoriazioni e degli ematomi provocati dalla caduta frontale sull’asfalto, dopo che un Van nel fare una manovra imprudente, l’ha presa in pieno facendola rotolare per terra alla fermata del taxi. Una brutta caduta a seguito della quale nessuno si è fatto avanti per tenderle una mano.

Da parte del conducente poi solo offese e l’accusa di aver fatto finta di cadere e di fingere oltretutto dolore per ferite inesistenti. Ripresa da quello stordimento e da quella spremuta di inciviltà, la donna dolorante è salita sul taxi che stava aspettando, con il tassista – l’unico fino a quel momento -, che  le ha porto del ghiaccio per fermare il gonfiore e i lividi.

Una volta rientrata nel calore e conforto della sua famiglia nella sua casa della Capitale, la donna ha recuperato le forze per rientrare nei panni della conduttrice Rai da anni impegnata nelle trasmissioni di denuncia, ed ha affidato ai social un lungo post in cui ha raccontato quanto le era successo, e il suo sconforto:

“Stasera di ritorno da Milano ero in attesa del taxi per tornare a casa, lo attendevo poco lontano dalla stazione. Il taxi stava per arrivare, scendo dal marciapiede e lo attendo dietro ad un Van parcheggiato in seconda fila. Il Van aziona la retromarcia. Mi travolge e mi scaraventa a faccia avanti sull’asfalto, sento qualcuno che gli urla “fermati! C’è una dietro!” Rotolo verso il centro della strada per evitare che il van mi schiacci. Scende l’autista che invece di soccorrermi, comincia ad urlare accusandomi di fingere, urla che non mi aveva investita ma che mi ero buttata! Un altro urla“ è vero! Non ti ha toccata”. Mi sono lentamente rialzata, ero umiliata, ferita non solo fisicamente ma soprattutto psicologicamente. Ho tentato di far valere le mie ragioni ma lui continuava a negare. Solo un signore ha confermato che ero stata investita. Gli ho chiesto “può testimoniare? “Lui ha risposto di sì, l’autista urlava ancora negando. Io che ogni giorno pontifico su come ci si deve comportare in ogni situazione, in un momento di difficoltà, sono stata solo capace di scoppiare a piangere, non ho preso la targa, ho solo detto“ sei un delinquente vergognati”. Il mio taxi è arrivato. L’ho preso lasciandomi alle spalle il van ed il suo autista irresponsabile. Il tassista mi porge una tavoletta di ghiaccio che aveva nel suo zaino con la cena. È il primo che mi soccorre, mi confida che neanche lui si riconosce più in questo mondo“. 

Oggi ha dolori, ematomi e il volto ferito con escoriazioni che pesano come un macigno sulla sua immagine, anche se sa che i suoi truccatori faranno miracoli e la coccoleranno in un rapporto di stima e fiducia reciproca, che la professionista Rai ha con le perone che lavorano con lei. Ma le ferite restano nella mente, con una certezza che era forse già chiara, e cioè che nemmeno la notorietà salva dalla mancanza di umanità.

Mi sono sentita fragile, sola, spaventata da tanta inciviltà. Volevo solo tornare a casa. Piangendo ho chiamato mio marito, gli ho confidato la mia frustrazione, la mia resa. Io sempre così forte, mi ritrovavo a piangere in un taxi senza aver saputo proteggere il mio diritto di denunciare l’incidente, la mia dignità. I miei figli mi hanno vista tornare a casa senza il mio solito sorriso – prosegue -, hanno visto il mio volto con il trucco colato, gli occhi lucidi. Non voglio nascondere la mia fragilità. Il loro abbraccio. Sto bene solo qualche escoriazione. Ma l’autista si starà vergognando?” – conclude la conduttrica.