Roma, riaperto il caso della bara sparita di Katty Skerl: “Chi sa ci aiuti”

La bara di Katy Skerl mai più trovata: la cugina della 17enne assassinata nel 1984 lancia un appello

katy skerl
La tomba violata di Katty Skerl

Chi sa qualcosa ci aiuti. Vogliamo ritrovare il corpo, la bara di Katty”. A lanciare l’appello, ieri sera, 8 novembre, a “Chi l’ha visto?” Laura Mattei la cugina di Caterina Skerl, detta Katty, la 17enne studentessa di liceo artistico e romana di adozione trovata strangolata il 21 gennaio del 1984 in un vigneto Grottaferrata, dopo una festa a casa di amici a Casal de Pazzi.

La bara di Katty Skerl mai più trovata: la cugina della 17enne assassinata nel 1984 lancia un appello

La bara è sparita dal cimitero del Verano. La scoperta nel luglio del 2022. Nel loculo – settore 115, seconda fila in basso – è stata trovata solo una maniglia. “Katty aveva avuto una vita difficile (probabilmente riferendosi alla separazione dei genitori, la ragazza era figlia di un regista americano ndr), poi l’omicidio rimasto irrisolto, la sparizione della bara”. Per la cugina Katy merita il giusto riposo.

Il o i responsabili del brutale assassinio – che poi le indagini hanno accostato ai casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le giovani sparite negli stessi anni – non è mai stato trovato. Come non è stato trovato chi ha rubato le spoglie.

Era stato nel 2013 il fotografo Marco Fassoni Accetti, allora uno degli indagati (poi prosciolto) per il sequestro di Emanuela Orlandi, la figlia del messo di papa Wojtyla sparita a Roma il 22 giugno 1983, con un post nel suo blog a mettere gli investigatori sulla pista giusta (e rimasta inascoltata per 7 anni), ossia che il sepolcro della Skerl era stato profanato nel 2005.

Accetti aveva anche specificato che i ladri avevano lasciato – a mo’ di codice – solo una maniglia staccata dalla bara.

Il necrofilo del Verano

Una conferma arrivata nel luglio 2022 quando il loculo viene finalmente aperto. Per l’avvocata Paola Chiovelli, che assiste la cugina di Katty Skerl decisa a far riaprire il caso, potrebbe sapere qualcosa il ladro delle defunte del Verano, il 50enne del Prenestino che anni fa ha rubato anche i resti di Elena Aubry, la motociclista morta per l’Ostiense dissestata.

L’uomo per decenni è stato un assiduo frequentatore del Verano, tanto da finire due volte a processo per la sparizione di foto e non solo di defunte.

Sulle carte che hanno portato a processo il necroforo però nessun riscontro. Eppure l’uomo – assistito dall’avvocato Daniele Bocciolini – per anni ha sempre catalogato nomi e data di morte degli oggetti trafugati al Verano.

I procedimenti a carico del mio assistito andranno avanti – dichiara a Canale10 l’avvocato Bocciolini – Ma ci sono aspetti che ritengo opportuno approfondire in questa vicenda come l’eventuale responsabilità di altri soggetti. Esprimo la mia solidarietà a tutti coloro che hanno subito questo oltraggio, e sono a disposizione per collaborare per l’accertamento dei fatti”.

Il silenzio di Accetti

La bara di Ketty Skerl, però, molto pesante sarà stata portata via da più persone. Accetti potrebbe sapere chi considerata la sua rivelazione.