Genoveva, la morte resta senza un perché

Genoveva era stata picchiata. Per paura aveva inventato una aggressione per strada. Il marito condannato a 9 anni: non è stato ritenuto responsabile della morte

maltrattamenti
L'arresto per maltrattamenti

Genoveva non è morta per le botte del marito. O perlomeno non c’è certezza e la Corte di Assise, quindi, lo ha escluso. Florin Ciurea – il 38enne romeno finito in carcere la scorsa primavera per maltrattamenti in famiglia quando la moglie era già morta da un pezzo all’età di 33 anni con l’addome spappolato – è stato sollevato dall’accusa di averne causato la morte.

Genoveva era stata picchiata. Per paura aveva inventato una aggressione per strada. Il marito condannato a 9 anni: non è stato ritenuto responsabile della morte

La prima corte d’Assise del tribunale di Roma, oggi, venerdì 3 novembre, ha condannato l’uomo a 9 anni di reclusione, mentre la procura che gli contestava l’aggravante di aver causato la morte della moglie con i suoi maltrattamenti ne aveva chiesti 19.

Nel capo d’imputazione all’indagato veniva contestato di aver colpito reiteratamente la moglie Genoveva con calci e pugni, strattonandola e facendola cadere. Episodi del gennaio 2021.

E che le conseguenti lesioni, in concomitanza con l’aggravarsi di patologie riscontrate in sede d’autopsia, avrebbero portato alla morte della donna. Una circostanza ora esclusa dai giudici.

La morte

Genoveva – che abitava col marito a Roma nord in via Raffaele Stasi – quando venne ricoverata d’urgenza nel gennaio 2021 aveva l’addome spappolato, ma per paura fino alla fine non aveva voluto accusare nessuno, il marito compreso. Condotta in ospedale ormai in fin di vita aveva sussurrato di essere stata aggredita giorni prima per strada da più persone che avrebbero provato a violentarla.

Una circostanza che non aveva trovato nessun riscontro e che anzi aveva fatto focalizzare subito le attenzioni sul marito finito indagato per maltrattamenti.

Genoveva nel 2020 aveva provato a chiedere aiuto. Le è stato chiesto se volesse andare in un centro antiviolenza, ma era preoccupata per la figlia”, la ricostruzione della procura. La donna, infatti, non aveva mai formalizzato denunce. Tranne in quel caso, l’anno precedente; una segnalazione subito ritirata.

Temeva per la sua vita e quella della figlia. La sua morte nel 2021, l’arresto del marito nella primavera del 2022. Ora la condanna dell’uomo a 9 anni. La versione di Genoveva resterà un mistero.