Formula E, non si farà più all’Eur gli organizzatori alla ricerca di un’altra location: ecco perché

Gli organizzatori depennano dalla lista il Gran Premio di Formula E mentre la Regione Lazio promuove la candidatura del circuito di Vallelunga

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Il Gran Premio di Formula E non passerà più sulle strade circondate dall’architettura razionalista o ispirata ai palazzi dell’antica antica Roma dell’Eur. La decisione gelerà gli entusiasmi di tutti coloro che, dal 2018 non si sono persi nessuno degli appuntamenti riservati agli appassionati delle monoposto alimentate a batteria ed è stata comunicata dagli organizzatori i quali hanno motivato questa scelta chiamando in causa gli ulteriori progressi tecnologici compiuti in questo settore dell’automobilismo sportivo di terza generazione.

Gli organizzatori depennano dalla lista il Gran Premio di Formula E mentre la Regione Lazio promuove la candidatura del circuito di Vallelunga

Il circuito cittadino dell’Eur, hanno infatti spiegato, non è più compatibile con le caratteristiche tecniche delle nuove vetture che sono più veloci e più potenti e mal si adattano ormai alle curve a gomito e ai bruschi cambi di direzione del tracciato romano con evidenti rischi anche per l’incolumità dei piloti. In tal senso si sono espressi sia gli esperti della Formula E sia quelli della Federazione internazionale dell’automobile (Fia).

Sta di fatto che gli organizzatori sono alla ricerca di una nuova location. Le ipotesi al vaglio sono diverse e tra queste figura in primo piano il trasferimento della tappa capitolina del campionato mondiale di categoria in un altro circuito del Belpaese, allo scopo di mantenere in lista un evento nel mercato italiano che è considerato uno dei passaggi irrinunciabili dell’intera manifestazione.

La cancellazione della tappa romana non è stata ancora formalizzata, ma la capitale non compare più nell’elenco degli eventi del campionato mondiale del prossimo anno. E mentre da un lato c’è chi ipotizza un improbabile, oltre che difficilmente realizzabile adeguamento dell’ormai storico percorso dell’Eur, dall’altro c’è chi avanza la candidatura dell’autodromo di Vallelunga a ospitare il Gran Premio del 2024. Un impianto adeguato alle nuove esigenze delle monoposto elettriche ma che dista trenta chilometri da Roma e non è neppure facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico così come lo è il quartiere progettato dal Ventennio fascista servito da bus e da tre stazioni della linea B della metropolitana.

A sostegno del mantenimento del Gran Premio trasferendolo sul circuito di Vallelunga scende in campo il governatore della Regione Lazio

Se i detrattori della scelta fatta all’epoca dell’amministrazione Raggi di far correre dei bolidi in una zona considerata inadatta anche a causa delle ripercussioni sulla circolazione stradale nei giorni di chiusura per consentire lo svolgimento di prove, qualifiche e gara potranno tirare un sospiro di sollievo (leggi qui) non si può dire altrettanto per chi contava sugli introiti pari a poco meno di 90 milioni di euro di un evento capace di attirare a Roma in media 20mila spettatori per ognuna delle edizioni sin qui disputate.

Per evitare di perdere il vantaggio rappresentato dal ritorno economico e turistico della manifestazione ma anche dalla diffusione dell’immagine della capitale in mondo visione è sceso in campo, tra gli altri il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca che si è dichiarato dispiaciuto del fatto che per “motivi di sicurezza legati alla velocità delle vetture l’iconica cornice dell’Eur non possa più ospitare il Gran Premio”. Rocca si è quindi detto pronto a “sostenere convintamente e con ogni mezzo a sua disposizione la candidatura del circuito di Vallelunga a ospitare la Formula E”.

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