Uno dei figli l’ha trovata priva di vita in un lago di sangue: erano accorsi in casa dopo che una vicina aveva sentito le urla della poveretta. In una stanza un uomo con indosso uno zainetto nel quale c’era un martello sporco di sangue e alcuni gioielli della vittima.
Una donna di 71 anni è stata trovata morta in casa in un lago di sangue: fermato un 38enne con uno zaino nel quale c’erano un martello e i gioielli della vittima
E’ il tragico epilogo di un omicidio consumatosi ieri sera, venerdì 13 ottobre, nel quartiere di Prato Fiorito, nel VI Municipio. Erano circa le 19,00 quando Cristian, figlio di Silvana Aru di 71 anni, è stato avvertito da una vicina di casa che nell’appartamento del giovane sentiva un trambusto e le urla della donna.
Cristian ha raggiunto subito la casa, ha trovato la porta socchiusa e, in una stanza, a terra in una pozza di sangue, la madre senza vita. A pochi passi, in un’altra stanza, c’era Spartaco Salvatori, 38 anni, una conoscenza del giovane: con sé aveva uno zainetto.
Sono stati i carabinieri di Tor Bella Monaca, giunti sul posto, a fermare il sospettato. Secondo le prime informazioni, la vittima e il fermato si conoscevano: il 38enne sarebbe, infatti, un amico dei due figli della donna, entrambi con precedenti di polizia. Per questo motivo l’uomo sarebbe riuscito a farsi aprire la porta e introdursi nell’appartamento.
Non si esclude che il sospetto abbia agito in stato di alterazione, forse sotto effetto di sostanze stupefacenti. L’ipotesi è che il movente dell’omicidio possa essere un tentativo di rapina finito in tragedia: nello zainetto posseduto dal fermato, oltre a un martello intriso di sangue, i militari hanno rinvenuto alcuni gioielli appartenenti alla vittima.