Chiusa “catena” di affittacamere abusiva tra San Lorenzo e il centro: tre le case a rischio incendio senza vie di fuga

A turisti, uomini d'affari o studenti a Roma per esami o iscrizioni all'università, proponeva alloggi in strutture abusive e trappole a rischio incendio, senza estintori

affittacamere abusivo - foto free

Con la mancanza di posti letto a buon mercato per turisti e studenti universitari, si era improvvisato gestore di ben tre strutture ricettive cosiddette affittacamere, in due posti strategici della Capitale, e cioè il quartiere universitario di San Lorenzo e Via XX Settembre. Un business che non è passato indenne ad una probabile soffiata della “concorrenza” ed è costato all’uomo straniero 20mila euro di multa e la chiusura.

A turisti, uomini d’affari o studenti a Roma per esami o iscrizioni all’università, proponeva alloggi in strutture abusive e trappole a rischio incendio, senza estintori

Potrebbe essere stato l’andirivieni continuo di ospiti da quella struttura ricettiva di San Lorenzo completamente abusiva, a far scattare nelle ultime ore l’ennesimo controllo della Polizia di Stato nel quartiere universitario, al centro come altre zone calde della città, delle polemiche sul caro affitti agli studenti.

L’uomo che la gestiva però, non solo l’aveva aperta senza le autorizzazioni comunali, ma l’aveva inserita come nulla fosse in un business più ampio, una sorta di catena di affittacamere in cui con molta probabilità smistava gli ospiti a seconda delle esigenze, viaggi di turismo, lavoro o viaggio breve per esami di ammissione e iscrizione all’università.

Erano tre i punti chiave sulla mappa della Capitale che l’uomo aveva scelto per arraffare dalla strada chiunque avesse una valigia in mano e la necessità di un letto, e cioè via degli Apuli a San Lorenzo, e la zona di Via XX Settembre dove l’offerta di posti letto era stata addirittura raddoppiata con due strutture ricettiva.

Le caratteristiche dell’accoglienza però erano le stesse per tutti, e cioè la possibilità di passare dalla città eterna nel perfetto anonimato vista la mancanza di comunicazione dei nominativi degli alloggiati, un numero di letti raddoppiato rispetto allo spazio vitale, per farci entrare più persone possibili, e soprattutto con buona pace degli ospiti, la completa mancanza di sicurezza.

Ad ogni angolo fili elettrici e prese scoperte, e la mancanza di vie di fuga con i passaggi ostruiti da una montagna di mobili, avrebbero potuto trasformare quelle case con un corto circuito elettrico, in trappole pericolose a rischio incendio.

Per i poliziotti del Commissariato San Lorenzo, quell’abuso nel quartiere universitario non era una novità, all’uomo straniero era stata imposta la chiusura sei giorni prima.

E’ stato durante le operazioni di sequestro e i nuovi accertamenti sul gestore abusivo effettuati dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura che sono venute fuori le altre due strutture ricettive da lui avviate in zona XX Settembre.

Ora oltre al sequestro, la denuncia e la sospensione dell’attività dell’unica struttura autorizzata l’uomo dovrà pagare 20mila euro di multa.