Roma, picconate per svaligiare più volte una cartoleria: in manette uno dei ladri

Nel mirino una cartoleria della catena Vertecchi: danni per migliaia di euro

Il ladro in azione nella cartoleria

Doppio furto per migliaia di euro alla cartoleria Vertecchi al Tintoretto, i carabinieri stanano, a distanza di mesi, uno dei ladri della banda. In manette, su mandato di cattura, è finito un 43enne romano che per due volte aveva abbattuto l’ingresso della cartoleria a colpi di mazza. Per scovarlo in campo anche i Ris.

Nel mirino una cartoleria della catena Vertecchi: danni per migliaia di euro

I Carabinieri della Stazione di Roma Eur hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un romano di 43 anni, accusato di furto aggravato, in concorso con complici non ancora identificati.

Le indagini dei carabinieri sono scattate quando la mattina del 27 marzo, il responsabile della cartoleria Vertecchi di via Alessio Baldovinetti, al Tintoretto, ha allertato i militari denunciando un furto avvenuto in nottata.

I carabinieri hanno effettuato un accurato sopralluogo all’interno del locale, accertando che la porta a vetri era completamente in frantumi e vari espositori erano stati svuotati per un danno di quasi 10.000 euro.

I carabinieri della 7^ Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Roma, intervenuti per il sopralluogo, hanno repertato alcune impronte digitali su una vetrina e su un espositore.

L’altro furto

La mattina del 31 marzo, lo stesso titolare del negozio si è presentato di nuovo dai carabinieri per denunciare un altro furto avvenuto sempre in nottata: vetrine danneggiate e porta in vetro in frantumi, espositori completamente svuotati, per un ammanco quantificato in circa 11.200 euro di merce, tra penne griffate, articoli di pelle e accendini.

I carabinieri, a seguito di un meticoloso sopralluogo sono riusciti ad individuare anche in questo caso tracce biologiche e impronte papillari, repertate ed inviate al Ris di Roma.

Grazie alle immagini di video sorveglianza acquisite, i carabinieri hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico del 43enne, gravemente indiziato di avere infranto la porta in vetro con una mazza mentre cinque notti dopo ha utilizzato una mazzetta da muratore.

La comparazione effettuata dai militari del Ris di Roma, sulle impronte papillari repertate durante i due sopralluoghi effettuati dai carabinieri dell’Eur, ha portato all’identikit dell’indagato, consentendo di ritenere sussistenti e gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti. L’arrestato è stato accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.